A un anno di distanza dall'uscita dell'Apple I,
costruito nel garage della casa dei genitori di Jobs, a Cupertino, i due amici
si ritrovarono per un altro importante traguardo: realizzare una macchina che
risultasse facile da utilizzare anche per coloro che non avevano un grande
bagaglio "informatico". Una prospettiva completamente diversa
rispetto al primo dispositivo, che andava assemblato (era anche venduto privo
di alimentatore, tastiera e display) e quindi era appannaggio solo degli
hobbisti dell'elettronica.
Nella primavera del 1977 misero a punto un
prototipo di piccole dimensioni, dal design gradevole, fornito di monitor
monocromatico, memoria di 4KB e tastiera che poteva scrivere solo in maiuscolo.
La sua presentazione alla Fiera di San Francisco stupì i presenti, fin dal
momento in cui Wozniak lo tirò fuori da una valigetta. Il 5 giugno venne
lanciato sul mercato, al prezzo di 800 dollari (pari a circa 750 euro di oggi).
Divenne un oggetto di largo consumo aldilà di
ogni aspettativa e contribuì ad accrescere la fama della società, da quel
momento identificata con il nuovo logo della "mela
morsicata" multicolore (sostituita poi dalla definitiva versione in
"grigio" a partire dal 1998).
Le entrate milionarie ottenute con l'Apple II
consentirono ai due soci di raccogliere i fondi necessari per sviluppare gli
altri progetti in cantiere, tra cui il IIc e il IISG.
http://www.mondi.it/almanacco/voce/9073
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