Padre e direttore della nuova testata era il celebre Indro Montanelli, che aveva abbandonato il Corriere della Sera in polemica con la svolta a sinistra del direttore Piero Ottone, portandosi dietro valenti giornalisti quali Enzo Bettiza, Gianni Granzotto e lo scrittore Guido Piovene. Il suo progetto convinse il gruppo industriale Montedison che finanziò l'opera, garantendo la raccolta pubblicitaria e rinunciando a qualsiasi forma di controllo.
L'aspetto rivoluzionario, infatti, era legato alla struttura cooperativa: in
pratica Montanelli e la sua squadra risultavano i veri proprietari del giornale
e di conseguenza i soli a poterne dettare la linea politica. Il clima di totale
autonomia fu preservato anche dopo l'acquisizione del quotidiano, nel 1977, da
parte dell'allora costruttore edile Silvio Berlusconi.
I rapporti tra quest'ultimo e Montanelli giunsero a un'insanabile rottura nel
1994, con la nascita del movimento Forza Italia e l'inizio
della parabola politica di Berlusconi. Allergico a qualsiasi forma di
condizionamento, Montanelli abbandonò "il Giornale" (nuova
denominazione assunta dal 1983), lasciando il posto di direttore a Vittorio
Feltri, e fondò "La Voce", dove lo seguirono altri colleghi, su
tutti Marco Travaglio.
Diretto dal 17 maggio 2021 da Augusto Minzolini (succeduto ad Alessandro
Sallusti in carica dal 2010), è tutt'oggi principale testata dell'area di
centrodestra (con una tiratura di 78.888 copie, stime febbraio 2022).
http://www.mondi.it/almanacco/voce/11988002
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