I motivi dei suoi disegni sembravano muovere da criteri geometrici, dando vita
a costruzioni impossibili, ripetizioni di uno spazio all'infinito e prospettive
rovesciate. Amate per questo dagli scienziati e dai logici, le stampe di Echer
iniziarono a spopolare a partire dal 1954 (anno in cui lo Stedelijk
Museum di Amsterdam gli dedicò una grande mostra) e ispirarono film
(come Labyrinth, interpretato dal cantante David Bowie), copertine,
immagini pubblicitarie, etc.
Alle Mani che disegnano (1948), la sua opera più famosa, si
rifà il doodle globale pubblicato da Google nel 2003 per onorare i 105 anni
dalla nascita dell'artista.
http://www.mondi.it/almanacco/voce/581006
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