Doveva essere un'occasione importante per
mettere a frutto le idee di libertà e autodeterminazione dei popoli,
affermatesi con la Rivoluzione Francese e con la filosofia
illuminista, e invece si ridusse a un miope compromesso tra le superpotenze
europee, che si spartirono i vari territori cercando di mantenere così un
equilibrio stabile. L'assetto che fu dato all'Italia n'è un esempio lampante:
divisa in 10 piccoli stati, poi ridottisi ad otto dopo successive annessioni.
Fautore di questa linea e principale
protagonista del Congresso fu il principe Klemens von Metternich,
ministro degli Esteri dell'Impero austriaco. Le decisioni prese a Vienna
andarono in direzione di una Restaurazione delle monarchie assolute del
passato ed ebbero un peso determinante sulle vicende storiche successive,
nell'alimentare la nascita di nuove ideologie progressiste e lo scoppio di
diverse ondate insurrezionali. Tra queste le tre Guerre d'indipendenza che
portarono all'Unità d'Italia.
http://www.mondi.it/almanacco/voce/19044
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