L’episodio, di cui Mussolini stesso ammise la
responsabilità, segnò uno spartiacque nella lotta al regime, coalizzando i
partiti d’opposizione che abbandonarono per protesta il Parlamento (passata
alla storia come Secessione dell'Aventino ed entrata nel
linguaggio politico). Il governo ne approfittò per approvare leggi più
restrittive nei confronti della stampa e della libertà di associazione.
Da allora Giacomo Matteotti fu assunto a figura simbolo
dell’antifascismo, ricordata nella toponomastica italiana e nelle
commemorazioni ufficiali delle vittime del fascismo.
http://www.mondi.it/almanacco/voce/19046
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