La storia ha inizio nell'estremo nord Europa,
all'Università di Helsinki. Qui, il ventenne Linus Torvalds studia
Informatica e nell'ambito dei suoi studi utilizza spesso il sistema
operativo Minix, sviluppato da Andrew Tanenbaum all'ateneo di
Amsterdam. Accortosi della poca praticità del sistema e della sua scarsa
compatibilità con l'architettura i386 a 32 bit (molto diffusa in quegli anni)
decide di ingegnarsi e realizzarne un altro su modello dell'Unix, il
sistema operativo commerciale più utilizzato nelle reti di allora.
L'obiettivo da cui è animato è di portata
rivoluzionaria: programmare un software libero da qualsiasi speculazione
economica, presente e futura. Nel settembre del 1991 vede la luce un kernel
Unix, il nucleo del nuovo sistema operativo, che Torvalds pubblica sul web
allo scopo di coinvolgere altri sviluppatori nel suo perfezionamento. Alla
cartella del progetto viene dato il nome di Freax, poi mutato in Linux dal
gestore del sito Ari Lemmke, modificando l'ultima lettera del nome
dell'ideatore in modo da richiamare la "x" di Unix.
Accade quindi che attraverso i suggerimenti
della rete si passa dalla versione beta 0.01 ad altre più aggiornate, che
vedono aumentare considerevolmente il numero degli utenti che utilizzano il
Linux. Alla versione 0.12 Torvalds decide che è arrivato il momento di
preservare il proprio lavoro dalle mire speculative di altri. Per questo
associa a Linux la licenza GPL (General Public Licenze,
"licenza pubblica generica"), al fine di permettere a chiunque di
modificare e ridistribuire il software, con l'obbligo di rilasciarlo con la
stessa licenza: in parole povere niente business, tutto avviene in forma
gratuita.
È uno spartiacque fondamentale nella storia dei
sistemi operativi, che lancia una sfida ambiziosa ai colossi Microsoft ed
Apple. La scelta fa schizzare la popolarità del progetto che all'inizio del
1994 è pronto per una prima versione stabile. Il 14 marzo Torvalds presenta
all'Università di Helsinki Linux 1.0, un kernel composto da 176.250
linee di codice.
Due anni dopo viene bandito un concorso per
scegliere il logo ufficiale del software, da cui esce vincitore il pinguino
disegnato da Larry Ewing. Denominato Tux, secondo alcuni come
abbreviazione di Torvalds Unix, per altri deriva da tuxedo che
nell'inglese americano indica lo "smoking" (che sembra richiamare la
tipica livrea dei pinguini). Il pinguino entra nella memoria di milioni di
utenti, divenendo un'icona per la comunità open source nel suo complesso.
Negli anni Linux entra negli appetiti delle
grandi compagnie e di singoli cacciatori d'affari, che cercano in ogni modo di
persuadere il suo ideatore a venderne i diritti. Nonostante la popolarità
acquisita, al punto che Time lo inserisce tra i grandi uomini che negli ultimi
sessant'anni hanno cambiato il mondo in meglio, Torvalds resiste alle sirene
del business e lascia libero il software.
Di Linux attualmente non circola un'unica
versione ma innumerevoli distribuzioni, curate da comunità di
sviluppatori o società che ne diversificano il pacchetto. Una delle più note
distribuzioni è Android, sistema operativo per dispositivi mobili
(per lo più touch screen), acquistato da Google nel 2005. Torvalds continua a
lavorare allo sviluppo del kernel Linux, sostenuto finanziariamente dalla
fondazione non-profit creata nel 2007.
http://www.mondi.it/almanacco/voce/278007
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