L'evoluzione del fenomeno "internet" in
Italia aveva conosciuto una tappa fondamentale il primo gennaio 1998: in quella
data era stata introdotta la tariffa speciale per chi si collegava dal PC di
casa, da scuola o da un'associazione di volontariato. Abbattendo della metà i
costi sulla bolletta telefonica, era stata allargata la platea di fruitori
della Rete, aumentando la domanda di informazioni e servizi online da parte
della Pubblica Amministrazione.
All'inizio del XXI secolo erano tanti i Comuni
che si erano dotati di un sito ufficiale ma molti di più erano quelli che ne
risultavano sprovvisti. Per di più, mancava una piattaforma nazionale che
raccogliesse tutte le informazioni statistiche e di pubblica utilità. In questo
scenario il progetto che la Prometheo (società informatica che
in seguito realizzerà l'app Almanacco) serbava da tempo, sembrava
andare nella direzione giusta.
La prima sfida era dare una risposta a quanti,
tra studenti, professionisti e semplici cittadini, cercavano su Internet
informazioni sui "CAP", codici catastali, dati geografici
sui comuni, statistiche sulla popolazione e notizie utili come il "nome
degli abitanti" e le "previsioni meteo". Un patrimonio disperso
nella Rete e che nella maggior parte dei casi mancava di un sito di
riferimento. A fronte di ciò la seconda sfida era mettere assieme l'enorme mole
di dati.
Il duplice obiettivo fu raggiunto il 24 marzo
del 2004 quando il sito www.comuni-italiani.it debuttò
ufficialmente sulla Rete: l'home page formata da una doppia griglia che
elencava regioni e province, da cui si accedeva alle singole pagine dedicate
agli allora 8.100 comuni. Con un ingegnoso reticolo di sottopagine e
collegamenti esterni, si raccoglievano preziose informazioni di utilità
quotidiana accanto ai succitati dati statistici. Il tutto liberamente consultabile
dagli utenti, senza costi e vincoli di alcuna natura.
Il traffico del portale lievitò in poco tempo e
a quattro anni dal lancio era già tra i 100 siti più visitati in Italia,
in base alle statistiche di Google. Un riconoscimento ottenuto oltre che per le
migliaia di visite quotidiane sul sito, anche e soprattutto per l'attendibilità
dei contenuti e l'autorevolezza delle fonti utilizzate.
Un successo che non sfuggì all'attenzione di
grandi esponenti della new economy come Paolo Ainio, fondatore del
portale Virgilio e di altri progetti di successo, che a febbraio 2008,
criticando il flop milionario del portale istituzionale Italia.it, sottolineò
l'«ottimo lavoro di siti come Comuni-Italiani.it». Quest'ultimo, al
contempo, si accreditava sempre più come fonte autorevole per portali
istituzionali e non, inchieste giornalistiche, pubblicazioni, tesi di laurea,
etc.
Il 2008 segnò il passaggio alla dimensione
web 2.0 con il lancio della piattaforma interattiva rete.comuni-italiani.it.
Con essa istituzioni, associazioni e singoli utenti venivano coinvolti in prima
persona nella pubblicazione di contenuti utili (di carattere storico-culturale
e sociale) e di immagini, raccolti nella sezione wiki. La scelta
maturò in risposta all'ingente quantitativo di richieste di ampliamento dei
contenuti e alla nuova frontiera del crowdsourcing, che aveva
trovato in Wikipedia la sua espressione più popolare.
Nello stesso anno vennero alla luce il Blog e la
prima edizione del Concorso Fotografico Nazionale, idea vincente
che incontrò il sostegno di prestigiosi organismi di tutela del patrimonio
storico-naturalistico, quali il FAI e l'Associazione Città
e Siti Unesco. L'edizione del 2009 registrò un successo strepitoso per il
numero di partecipanti e di foto candidate, contribuendo a formare una preziosa
collezione di immagini sui comuni, che trovò spazio sui principali media
nazionali.
Grazie al Concorso si formò nel tempo una
comunità di fotografi professionisti ed amatori desiderosi di raccontare i
propri territori attraverso scatti d'autore e originali. Gli stessi vennero
coinvolti nel 2010 nella sezione Notizie di
Comuni-Italiani.it, ispirata al Community journalism americano e la cui
principale sezione è dedicata ai fotoreportage.
http://www.mondi.it/almanacco/voce/354001
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