Nato a
Ripley, nel sud dell'Inghilterra, cresce con i nonni dai quali a quattordici
anni riceve in dono la prima chitarra. Quattro anni più tardi fonda il primo
gruppo, i “Roosters”, e dopo la breve ma significativa parentesi con gli Yardbirds,
entra nei Cream, raggiungendo il successo.
Uscito dalla band nel 1968, le collaborazioni e i gruppi cui partecipa
aumentano in modo vertiginoso, senza mai trovare una soluzione che lo soddisfi
e cominciando a fare i conti con la tossicodipendenza. Nel 1973 torna sul palco
in un concerto organizzato per lui da Pete Townshend e Steve Winwood, da cui
nasce l'album "Eric Clapton's Rainbow Concert".
Con esso si rilancia, pur non riuscendo ad uscire dal tunnel della droga, in
cui ricade pesantemente nel 1991 dopo la tragica perdita del figlioletto di quattro
anni, avuto dalla showgirl italiana Lory Del Santo. Al piccolo Conor dedica lo
struggente brano "Tears in Heaven", che diviene la colonna sonora del
film "Rush". L'anno seguente si esibisce con la sua band nei Bray
Film Studios di Windsor, esibizione entrata nella storia del blues, sia per la
ripresa nel programma Unplugged per MTV, sia per l'album che ne viene ricavato,
premiato con il disco d'oro (per le 10 milioni di copie vendute) e con sei
Grammy Award.
Unico musicista inserito tre volte nella “Rock'n'Roll Hall of Fame” e secondo
solo a Jimi Hendrix nella classifica dei "100 migliori chitarristi di ogni
tempo" stilata dalla rivista Rolling Stone, Clapton pubblica nel 2013 il
20° album, "Old Sock", duettando tra gli altri con Paul McCartney.
Negli anni successivi arrivano gli album The Breeze: An Appreciation of
JJ Cale (2014), I Still Do (2016) e Happy
Xmas (2018).
http://www.mondi.it/almanacco/voce/343002
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