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giovedì 23 marzo 2023

Lo Sapevate Che: Juan Gris: C'è stato un solo artista che ha avuto l'onore e il merito di suscitare ammirazione, unita a invidia, in un grande maestro del '900 qual è Pablo Picasso. Si tratta del madrileno Juan Gris.


Io preferisco l'emozione che corregge la regola.” Juan Gris

L'arte con lo spirito razionale e scientifico

Juan Gris (il cui nome vero è Josè Victoriano Gonzàlez) nasce il 23 marzo del 1887 a Madrid. Inizia a studiare disegno industriale nella sua città natale tra il 1902 e il 1904, e nello stesso periodo realizza alcune vignette umoristiche per quotidiani locali: un'attività che proseguirà anche quando diventerà un pittore celebre, vista la sua passione per le illustrazioni satiriche. Tra il 1904 e il 1905, poi, Gris ha l'opportunità di studiare pittura insieme con Josè Maria Carbonero, artista accademico che si rivela decisivo per la sua formazione.

Poco dopo, si sposta a Parigi, dove riesce a entrare in contatto con Amedeo Modigliani e altri importanti artisti del tempo come Fernand Leger, Georges Braque e Henri Matisse. Sempre nella capitale francese ha modo di conoscere Pablo Picasso, suo connazionale, di cui diventa amico. La loro affinità non è solo personale, ma anche artistica, come dimostrano già le opere del 1910, che rivelano un interesse palese per il cubismo: interesse che negli anni seguenti si rafforza sempre di più, per poi trasformarsi in uno stile cubista analitico. Basti pensare al ritratto di Picasso realizzato nel 1912, che per altro costituisce una delle opere cubiste più significative realizzata da un pittore diverso da Picasso o Braque.

La maturazione artistica di Juan Gris si verifica nel periodo compreso tra il 1914 e il 1918, quando il pittore iberico si discosta parzialmente dal cubismo analitico per avvicinarsi al cosiddetto cubismo sintetico, rispetto al quale diventa uno dei più interessanti esponenti. Il cubismo dell'artista madrileno, differentemente dalle opere del medesimo arco di tempo di Braque e di Picasso, si fonda su uno spirito razionale e scientifico, che lo conduce verso un intellettualismo piuttosto classicheggiante.

Rimanendo lontano dal monocromatismo, Gris utilizza colori luminosi e contraddistinti da una certa armonia, per cui l'interesse si sposta, nelle zone di colore intenso, dal soggetto alla struttura del dipinto. In altre parole, l'immagine viene sintetizzata e analizzata sulla base di modelli matematici e geometrici: da parte dei critici, è stata notata una certa influenza di Matisse nei suoi confronti.

In questi anni, Gris prosegue il suo studio teorico, continuando la ricerca di nuovi modi (nell'arte cubista) di identificare mediante modelli astratti la realtà, e prendendo parte a numerose conferenze e interventi pubblici. All'inizio degli anni Venti comincia a lavorare per i costumi e le scenografie dei "Balletti Russi", e nello stesso periodo espone i propri dipinti in occasione di mostre tenute a Berlino, Parigi e Dusseldorf.

Juan Gris muore, a soli quaranta anni di età, l'11 maggio 1927 a Boulogne-sur-Seine, a causa di una crisi renale conseguenza di problemi cardiaci. Lascia la moglie Josette, da cui aveva avuto un figlio, Georges.

Gris ha sempre considerato Picasso un suo maestro, e al tempo stesso Picasso ha sempre apprezzato la bravura di Gris. Tra di loro si era instaurato un rapporto di amicizia (così come con Georges Braque) e di solidarietà: il loro sodalizio, tuttavia, era più personale che artistico.

I quadri dell'artista madrileno attualmente possono raggiungere cifre straordinarie: "Violete et guitare", per esempio, nel 2010 è stato venduto per ventotto milioni di dollari.

https://biografieonline.it/biografia-juan-gris

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