“La satira è una grande dimostrazione, la più alta
espressione, di libertà e di democrazia.” Giorgio Forattini
L'Italia a fumetti
Celebre vignettista, Giorgio Forattini può a buon
diritto essere definito il re della satira politica italiana. Ormai sulla
cresta dell'onda da decenni, spesso le sue vignette sono state considerate, in
primo luogo dai direttori dei quotidiani che hanno riservato loro un ruolo di
primo piano, più incisive di tanti articoli di fondo.
Nato a Roma nel 1931, è protagonista di un percorso
professionale del tutto insolito. Dopo aver conseguito al Licenza liceale
classica, si iscrive dapprima ad architettura ma abbandona gli studi nel '53
per privilegiare il lavoro. Inizialmente svolge il lavoro di operaio in una
raffineria del nord Italia, poi diventa rappresentante di commercio di prodotti
petroliferi a Napoli.Nel 1959 torna a Roma da dove cura la rappresentanza di
una casa discografica di cui diverrà direttore commerciale a Milano.
Ma lasciamo la parola allo stesso vignettista, che
così riassume la sua curiosissima e sorprendente carriera in un'intervista
rilasciata al sito strdanove.net: "Da ragazzo sapevo già disegnare, a
scuola facevo le caricature dei miei professori. Ero un figlio ribelle di
famiglia borghese con origini emiliane, una famiglia molto conservatrice,
tradizionale. Mi piaceva fare un po' il ribelle della famiglia, mi sono sposato
molto giovane, ho lasciato l'università e sono andato a fare il rappresentante
di commercio per molti anni. Arrivato ai quarant'anni, stanco di girare
l'Italia per il mio lavoro, ho scoperto il mestiere di vignettista entrando
dalla "porta" della pubblicità. Poi ho fatto un concorso per un
giornale di Roma che si chiamava "Paese sera", dove appunto
cercavano fumettisti,
sul finire degli anni settanta è arrivato anche "Panorama" e, infine,
"Repubblica"
Continua Forattini: " Io ho iniziato a disegnare
da bambino, ma dai venti ai quarant'anni della mia vita non ho più preso in
mano la matita. Mi sono riavvicinato dopo tanti anni al disegno perché ero
stanco del mio lavoro e avevo bisogno di qualcosa di più comodo, così,
attraverso il giornale "Paese sera", dove facevo vignette illustrative
di fatti di cronaca sport, e poi "Panorama", ho iniziato a disegnare
le mie prime vignette politiche settimanali".
Dopo questo incredibile inizio, in cui fra l'altro
cura l'immagine e il lancio della campagna pubblicitaria della Fiat Uno e, per
quattro anni, quella di prodotto dell'Alitalia, alla fine del 1984 torna a
"La Repubblica",
che pubblica quotidianamente la sua vignetta in prima pagina. Sempre dal 1984
comincia a collaborare anche con "L'Espresso" fino al 1991, anno in
cui torna a "Panorama".
Gli ultimi anni sono assai travagliati per Forattini,
non solo per i continui cambiamenti di testata (nel '99 lascia "Repubblica"
per approdare nuovamente a "La Stampa"), ma anche per le numerose
querele che riceve, delle quali una in particolare, clamorosa, è ormai entra
nella storia del costume: quella dell'allora presidente del Consiglio Massimo D'Alema,
uomo di sinistra quant'altri mai, offeso per una vignetta relativa
all'affare Mitrokhin (la
vignetta lo ritrae intento a cancellare con il bianchetto alcuni nomi da una
lista di spie del Kgb, fornita appunto da Mitrokhin).
La richiesta di danni? Tre miliardi di vecchie lire.
Nel Maggio del 2000 il vignettista vince la XVI
edizione del Premio Hemingway per
la sezione giornalismo.Il suo primo libro
"Referendum Reverendum" è stato pubblicato da Feltrinelli nel 1974 e
da allora sono stati pubblicati a decine, tutti editi da Mondadori e
tutti volati subitaneamente in testa alle classifiche, vendendo milioni di
copie.
Giorgio Forattini, com'è noto, disegna prevalentemente
in bianco e nero con l?eccezione della pagina settimanale di
"Panorama". Il "corpus" delle opere di Forattini, in
definitiva, rappresenta un modo, pur nella sua brevità e all'insegna dello
sberleffo, di ripercorrere la storia degli ultimi anni della politica italiana.
Il suo genio satirico ha graffiato a tutto campo, non risparmiando nessuno:
dall'"intoccabile" sinistra italiana (è uno dei pochissimi in Italia
ad aver fatto satira su uomini di sinistra), alla Chiesa, fino ai numerosi potenti
via via succedutisi sulle poltrone che contano.
https://biografieonline.it/biografia-giorgio-forattini
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