Il 19 marzo 1932, il Sydney Harbour
Bridge apre il passaggio al pubblico, dopo i lavori iniziali del 1923. Inoltre,
il progetto realizza il collegamento dell’area business della capitale
australiana, con il lato settentrionale urbano del North Shore. Di fatto, la
costruzione diviene nota anche come il ponte di Sydney, con la
caratteristica forma distintiva ad arco, nella struttura reticolare in metallo.
Sydney
Harbour Bridge: com’è e quali sono i suoi componenti?
Il Sydney Harbour Bridge è un ponte
fisso, con la propria impalcatura sorretta da una base ad arco. A fronte di
ciò, tale schema statico permette alle strutture orizzontali, di sorreggere la
tenuta del carico e peso. Nella città di Sydney, il ponte unisce la parte
industriale e di affari della capitale d’Australia, con il quartiere medesimo
dell’area Nord. Mentre la lunghezza del Port Jackson, ovvero zona portuale di
Sydney, trova l’attraversamento della struttura ad arco, lungo il fiume
Parramatta.
In verità, la costruzione risale agli
anni Venti, fino al completamento effettivo e sua apertura al pubblico, nel
1932. Dalle caratteristiche tecniche, il Sydney Harbour Bridge è un ponte ad
arco in acciaio e metallo, con una lunghezza di 503 m ed una larghezza di 107
m. Anche la presenza di quattro binari ferroviari ed una strada dalla
carreggiata che misura di larghezza 17 m.
Durante il collaudo stradale, all’epoca
diviene necessario l’impiego di oltre settanta locomotive, con un peso di 7000
kN. Inoltre, il transito del ponte di Sydney è percorribile nell’area della
metropolitana, per pedoni e veicoli. Particolarità della struttura è la
possibilità per i turisti, di effettuare scalate della medesima, per la durata
di oltre tre ore.
La
storia
Nel 1815, l’architetto Francis Greenway
propone al governatore Lachlan Macquarie, il progetto di un ponte per unire i
due lati di Sydney. Intorno agli anni Trenta, l’architetto invia una lettera al
giornale The Australian ed esprime che una tale idea è motivo
di forza e magnificenza, per la madrepatria. Tuttavia, a tal proposito
conseguono solo numerosi altri progetti sull’edificazione del ponte, ma nulla
di reale. Nel 1840, Robert Brindley, ingegnere navale, propone l’idea di
costruire un’impalcatura galleggiante.
A fine anni Cinquanta, Peter Henderson
esegue un disegno sul ponte, con l’intenzione dell’attraversamento della baia
di Sydney. Dopo vent’anni, nasce l’idea di una costruzione per un ponte a
traliccio, con un rialzo della struttura, dal costo di 850.000 dollari. Agli
inizi del Novecento, il governo di Lyne commissiona la costruzione, per una
nuova stazione ferroviaria centrale. A ragion per cui, segue un concorso
internazionale, per l’edificazione di un ponte sulla zona portuale e baia di
Sydney.
In seguito, emergono conflitti tra i
partecipanti del concorso e l’ingegnere Selfe vince per la seconda volta, con
il progetto di un ponte in acciaio. Ciò nonostante, l’Australia deve attendere
fino agli anni Venti, per la richiesta di Ernest Stowe, sulla costruzione di un
solo ponte a tre archi. Di fatto, da tale progetto l’architettura del
ponte di Sydney giunge alla realizzazione nel 1932, con l’apertura al pubblico.
Durante la progettazione del ponte, l’idea diviene ispirazione per la nascita
del Tyne Bridge, a Newcastle upon Tyne.
https://www.periodicodaily.com/sydney-harbour-bridge-1932-linaugurazione-del-ponte/
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