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Il linguaggio sta alla mente più di quanto la luce sta all'occhio.” William Gibson
Visioni reali e virtuali
William Ford Gibson nasce a Conway (South Carolina,
USA) il 17 marzo 1948. Autore americano, oggi residente in Canada, è noto
soprattutto come scrittore fantascientifico ed è considerato il padre del
genere "cyberpunk".
Il giovane William viene a contatto con la mentalità
hippy negli anni in cui studia in Arizona, in un collegio di Tucson. Espulso
dal collegio per uso di marijuana, rientra in Virgina dove intanto la famiglia
si era trasferita. Entra in contrasto con i genitori, profondamente delusi
dalla sua condotta.
Compiuti i diciannove anni di età, William si
trasferisce in Canada così da evitare la chiamata alle armi e il conflitto in
Vietnam. A Vancouver nel 1977 consegue la laurea in Letteratura Inglese. Parte
poi per l'Europa dove viaggia per un anno intero, grazie ad una piccola rendita
fornita dai genitori.
Nel 1977 pubblica "Fragments of a Hologram
Rose" (Frammenti di una rosa olografica, racconto compreso nella raccolta
"La notte che bruciammo Chrome"), in cui appaiono i primi elementi
che saranno poi ricorrenti in tutta la produzione di Gibson. Argomenti quali lo
strapotere delle grandi multinazionali in una società dall'economia instabile e
incerta, gruppi di disperati che combattono per le strade, la realtà virtuale e
i mondi digitali simulati, unica via di fuga possibile dal mondo decadente.
Del 1981 è "Johnny
Mnemonic" (Johnny Mnemonico, racconto
anch'esso compreso in "La notte che bruciammo Chrome"), dal quale
verrà tratto l'omonimo film del 1995 (di Robert Longo, con Keanu
Reeves). Appaiono qui i primi elementi
"Cyberpunk" di Gibson. In "Johnny Mnemonic" compare inoltre
per la prima volta la figura di Molly, personaggio destinato a ricorrere e ad
essere approfondito nei successivi romanzi di Gibson, noti poi come la
"Trilogia dello Sprawl".
"Burning Chrome" (che dà il titolo alla già
citata antologia) è un altro racconto del 1982, che vede comparire per la prima
volta gli hacker come protagonisti nei racconti di Gibson. Tra il 1984 e il
1988, vedono la luce "Neuromancer" (Neuromante), "Count
Zero" (Giù nel ciberspazio) e "Mona Lisa Overdrive" (Monna Lisa
Cyberpunk). Sarà questa trilogia ("dello Sprawl") a sancire la fame
internazionale di William Gibson. La lunga trama si svolge nell'arco di
quindici anni, con un numero incredibile di personaggi che intrecciano le
proprie vicende tra di loro e con i propri ambienti.
I protagonisti umani di Gibson si trovano sempre in
condizioni di marginalità, spesso dissociati dalla realtà, sempre intenti a
combattersi a vicenda per il poco che rimane a disposizione da raccogliere. Sia
le spesso presenti multinazionali, sia i personaggi in carne e ossa, compaiono
sempre in una doppia realtà: quella "vera" e quella virtuale del
Cyberspazio.
Nel 1988 pubblica "The Different Engine" (La
macchina della realtà), scritto assieme a Bruce Sterling, altro grande nome del
filone letterario Cyberpunk.
"Virtual Light" (Luce Virtuale) esce nel
1993: qui Gibson lascia da parte l'eccesso di violenza e l'abuso di droghe.
Il suo lavoro "Pattern recognition"
(L'accademia dei sogni), del 2003 è stato più volte definito come "una
lucida visione degli incubi contemporanei". La stessa ambientazione di
"Pattern recognition" viene ripresa nel successivo romanzo
"Guerreros" (Spook Country), pubblicato nel 2007.
A completare la trilogia uscirà poi "Zero
History".
https://biografieonline.it/biografia-william-gibson
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