Nella Roma dei gladiatori (III secolo a.C.) non esisteva l'ascensore ma un congegno rudimentale che ne può essere considerato il più antico progenitore. Una pedana, azionata a mano o da animali da soma, trasportava i lottatori dai sotterranei all'arena. Quasi due millenni più tardi nelle fastose residenze reali del Seicento, come Versailles, era frequente imbattersi nella "chaise volante", letteralmente "sedia volante", ossia una sorta di poltrona mobile che, attraverso nascondigli e passaggi segreti, permetteva alle amanti di Luigi XV di svignarsela senza dare nell'occhio.
La necessità di dotarsi di impianti di sollevamento per persone emerse con
forza nella prima metà dell'Ottocento, quando furono introdotti i primi esempi
nelle miniere e nelle fabbriche. Il congegno sfruttava l'energia idraulica per
sollevare, mediante un cavo, la cabina o gabbia bilanciata a sua volta da un
contrappeso. Era un sistema tutt'altro che sicuro e gli incidenti mortali erano
frequenti.
L'idea di applicarli all'uso abitativo fu ripresa negli Stati Uniti d'America,
dove il boom edilizio, che a fine secolo avrebbe portato alla realizzazione dei
primi grattacieli, si manifestava in quel periodo attraverso costruzioni con sempre
più piani. Ad intercettare in anticipo queste istanze fu un industriale del
Vermont, Elisha Graves Otis, che aveva iniziato come titolare di
una segheria e in seguito come produttore di giocattoli.
Trasferitosi a Yonkers, alla periferia di New York, per dirigere una fabbrica,
qui si era posto il problema di come spostare alcuni materiali ai piani
superiori del capannone. Lavorando insieme ai figli sulle pedane di
sollevamento allora in uso, riuscì nel 1852 a mettere a punto un sistema
frenante a paracadute che garantiva maggiore sicurezza di quelli precedenti.
Due anni dopo ne dimostrò il funzionamento al Crystal Palace di
New York, tra lo stupore dei presenti che rimasero attoniti alla vista di Otis
sospeso in alto su una piattaforma; all'ordine di tranciare il cavo la gente
chiuse gli occhi, temendo l'irreparabile, ma un attimo dopo si accorse che la
piattaforma si era spostata in basso solo di qualche centimetro, grazie al
nuovo freno di emergenza. L'episodio fece la fortuna dell'imprenditore che iniziò
a vendere i suoi modelli su tutto il territorio nazionale, raccogliendo qualche
consenso anche all'estero.
Il grande giorno che lo fece entrare nella storia arrivò il 23 marzo del 1857,
con l'inaugurazione del primo ascensore per persone installato
ai grandi magazzini E.V. Haughwout and Company, in quello che è
oggi il SoHo, il quartiere degli artisti di Manhattan. Dello strepitoso
successo che investì la Otis Elevator Company, da lui fondata nel
1853 e oggi maggior produttore al mondo di sistemi di trasporto verticale, Otis
riuscì a godersi solo i primi assaggi, a causa di una difterite che in pochi
anni lo condusse a morte.
Quel marchio nei decenni successivi entrò nei più prestigiosi edifici d'Europa
e d'America, dalla Torre Eiffel all'Empire State Building,
passando per il Cremlino e il Duomo di Milano. La maggior parte dei grattacieli
della Grande Mela vennero dotati di ascensori Otis e tra questi anche le Torri
Gemelle, distrutte dal tragico attentato terroristico dell'11 Settembre 2001.
http://www.mondi.it/almanacco/voce/351001
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