La scelta del nome rimanda
alla vastità del progetto che i due portano avanti. Google deriva
da googol, termine utilizzato dal matematico Edward Kasner per
tradurre il numero 1 seguito da 100 zeri. Dal momento che il dominio googol è
già esistente, i due optano per una nuova versione giocando anche con
l'assonanza con il verbo to googgle (che significa
"strabuzzare gli occhi" per la sorpresa di quanto si è riusciti a
trovare).
Mettere a disposizione un ampio ventaglio di
informazioni è lo scopo del progetto, ma per fare ciò bisogna individuare un
nuovo criterio di ricerca rispetto a quello finora utilizzato. L’intuizione
giusta prende forma con la teoria delle reti, in base alla quale il
motore di ricerca, attraverso un'analisi matematica, cattura quelle pagine che
hanno un maggior numero di relazioni con altre, ovverosia di link.
La prima applicazione di queste teorie si ha nel
gennaio del 1996, con il progetto "BackRub", che Page e Brin, in
assenza di fondi, riescono a portare avanti assemblando comunissimi pc (al
posto di costosissimi server), presi in prestito dalle altre stanze
dell'università. È attraverso questa catena di computer che si realizza l'attività
di memorizzazione, catalogazione, analisi e selezione dello sconfinato universo
del web.
Il 27 settembre 1998 compare on line la versione
beta di google.com, già in grado di rispondere a 10.000 interrogazioni al
giorno. Di qui è un crescendo inarrestabile che già a fine anno porta Google
nella lista dei primi 100 siti stilata dalla rivista PCMagazine.
L’azienda nel contempo aumenta il suo personale,
al punto che un anno dopo si trasferirà nella nuova e definitiva sede di Mountain
View, nel cosiddetto Googleplex. In questi uffici si lavora in
un clima di gioco e di allegria, stimolando la propria fantasia e all'insegna
dello slogan «don’t be evil» ("non essere
malvagio"), che richiama alla lealtà e all'interesse verso gli utenti
nell'utilizzare i dati raccolti.
L'acquisizione di aziende (come YouTube e
Motorola Mobility) e la creazione di nuovi progetti (come Android) allargherà
il suo campo d'azione, portando il fatturato annuo a oltre 136 miliardi di
dollari (stima 2018). Il proposito del giovane Larry Page era di rivoluzionare
il mondo e ci riuscirà: Google in pochi anni cambierà radicalmente non soltanto
il mondo virtuale, ma anche e soprattutto quello reale.
Cambierà il modo di fare business, di studiare,
di informarsi e persino di parlare. In diversi sistemi linguistici, infatti,
entrerà in uso il verbo "to google" (in italiano googlare)
che traduce il "fare una ricerca sul web".
Per milioni di persone diventerà un gesto
quotidiano oltre che consultarlo come motore di ricerca, scoprire l'home page
con il logo aggiornato in coincidenza di anniversari ed eventi importanti,
ribattezzato con il termine doodle.
http://www.mondi.it/almanacco/voce/8062
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