“Amore è un cuore solo tra due persone.”
Bruce Springsteen
Il Rock, il Folk, l'America
Bruce Frederick Springsteen
nasce il 23 settembre 1949 al Monmouth Memorial Hospital di Long Branch, New
Jersey.
Bruce è il primogenito di due residenti di Freehold,
una piccola cittadina operaia del New Jersey: il padre Douglas, di origine
irlandese, si guadagna da vivere collezionando una serie infinita di
occupazioni, dalla guardia carceraria al guidatore di taxi; la madre, Adele
Zirilli, è figlia di immigrati italiani e lavora come segretaria. A completare
la famiglia Springsteen arriveranno nel 1950 Virginia e nel 1962 Pamela.
Bruce trascorre tutta la sua infanzia e buona parte
dell'adolescenza nei ristretti confini di Freehold, dove, in una serata del
settembre 1956, assiste in tv all'esibizione di Elvis Presley all'Ed
Sullivan Show, decidendo all'istante che cosa farà da grande: il cantante di
rock'n'roll. Non cambierà più idea.
Il giovane Springsteen è timido e introverso fin quasi
alla patologia, ma quando ha una chitarra a
tracolla pare di colpo prendere vita. Nel 1965 entra a far parte dei Castiles,
una band di ragazzi di Freehold che arriva a due passi dal pubblicare un
singolo prima di sciogliersi nel 1968.
Mentre la famiglia Springsteen si trasferisce in
California, Bruce rimane nel New Jersey e inizia a frequentare Asbury Park,
piccolo centro sulla costa che in quegli anni vanta una scena musicale
straordinariamente viva; ne diventa in breve tempo uno degli esponenti di
maggior spicco, riunendo attorno a sé molti dei musicisti che qualche anno dopo
diverranno l'ossatura della sua E Street Band. Nel suo periodo ad Asbury Park
Springsteen forma diversi gruppi, uno dei quali, gli Steel Mill, raggiunge uno
straordinario successo locale ma non un contratto discografico.
L'incontro con Mike Appel, un produttore di New York,
dà una svolta improvvisa alla sua carriera; Appel difetta in buona educazione,
ma la sua irruenza e la sua genuina ammirazione per Springsteen riescono a far
ottenere al suo giovane cliente un'audizione alla Columbia Records con John
Hammond, il leggendario talent scout scopritore di Bob Dylan.
Bastano due canzoni a convincere Hammond che Springsteen merita un contratto
con la Columbia. I primi due dischi, "Greetings from Asbury Park, NJ"
e "The Wild, the Innocent & the E Street Shuffle", entrambi del
1973, ottengono ottime recensioni, ma vendite meno che scarse. La Columbia
inizia a chiamare Bruce "la follia di Hammond" e si prepara a
rescindere il contratto; Springsteen non si perde d'animo e punta su quella che
è sempre stata e sempre sarà in seguito la sua arma principale: le esibizioni
dal vivo. Con la sua E Street Band si lancia in una lunghissima serie di
concerti di straordinaria intensità. Ad uno di questi assiste anche Jon Landau,
critico tra i più influenti della rivista 'Rolling Stone'. Landau rimane
folgorato e scrive un lungo, commovente articolo che nella parte centrale
recita "stasera ho visto il futuro del rock'n'roll e il suo nome è
Bruce Springsteen"; la Columbia capisce che tutto sommato "la
follia di Hammond" merita un'altra chance.
È una saggia decisione: nel 1975 esce "Born to
run", uno dei dischi fondamentali della storia del rock; questa volta
oltre alle critiche esaltanti arriva anche il successo di vendite, che però ha
un effetto collaterale: mettere in evidenza che il contratto firmato con Appel
priva Bruce di ogni diritto sulle proprie canzoni. La lunga battaglia legale che
ne scaturisce terrà Springsteen lontano dagli studi di registrazione per più di
due anni. Alla fine Appel se ne va con i soldi, Bruce riconquista i diritti e
Landau diventa il suo nuovo manager.
Il 1978 è l'anno di "Darkness on the Edge of
Town" e di un tour in cui ogni concerto sembra scrivere una nuova pagina
nella storia del rock'n'roll. L'album, forse il più importante nell'evoluzione
artistica di Springsteen, fissa le coordinate della sua poetica: storie comuni
di gente altrettanto comune, tratteggiate in modo da far emergere l'eroismo
nascosto nel vivere quotidiano e vicende di uomini le cui opzioni principali
non sono vincere o perdere, ma perdere con dignità o farsi inghiottire
dall'oscurità della solitudine. Queste tematiche vengono ampliate due anni dopo
nel doppio "The River" che porterà Springsteen, nel 1981, a compiere
la sua prima vera tournée nel Vecchio Continente. Il contatto prolungato con
una realtà culturale distante da quella statunitense e la lettura illuminante
di una serie di libri consigliati dall'amico/manager Landau portano un profondo
cambiamento in Springsteen. "Nebraska", uscito nel 1982, ne è la
migliore testimonianza: è un disco acustico, inciso in totale solitudine su un
vecchio registratore a quattro piste, che narra storie di violenza, morte ed
alienazione.
Parte del materiale inciso per Nebraska, ma che non ha
trovato posto nel disco, forma la struttura di "Born in the USA", che
nel 1984 regala a Springsteen il suo più grande successo commerciale di sempre.
La title-track, misteriosamente scambiata per un inno nazionalista, è in realtà
il grido di rabbia di un reduce dal Vietnam che sente di essere stato prima
usato, poi umiliato e infine dimenticato dal suo stesso Paese. Nel 1985 Bruce
sposa la modella Julianne Phillips, mentre il "Born in the USA tour"
batte una serie impressionante di record, regalandogli una fama planetaria.
Springsteen però realizza presto che la
sovraesposizione non fa per lui. Decide perciò di andare in netta
controtendenza incidendo nel 1987 "Tunnel of Love", disco che parla
con toni sommessi del rapporto uomo-donna e delle sue mille zone d'ombra.
Che in quel momento l'argomento sia centrale nella
vita di Springsteen lo dimostra anche la separazione, avvenuta nei primi mesi
dell'anno seguente, con la Phillips e l'inizio della relazione con la sua
corista Patti Scialfa, che diventerà sua moglie due anni dopo. Lo stesso anno
Springsteen e la E Street Band partecipano con Youssou N'Dour, Tracy Chapman, Peter Gabriel e Sting a
un tour mondiale organizzato da Amnesty International, al termine del quale
Bruce decide di dare un taglio netto a molte cose: scioglie, per la delusione
dei suoi fan, la E Street Band e lascia quel New Jersey di cui era divenuto il
simbolo.
Si trasferisce con Patti Scialfa a Los Angeles dove
nel 1990 nasce Evan James, il primo figlio della coppia (seguiranno Jessica Rae
nel 1991 e Sam Ryan nel 1994).
Interrompe un silenzio durato quasi cinque anni
pubblicando contemporaneamente nel 1992 due album, "Human Touch" e
"Lucky Town"; i dischi non vendono quanto sperato e la successiva
tournée ha un buon successo, ma non convince del tutto i fan, per lo più
diffidenti verso i nuovi musicisti che hanno sostituito la E Street Band.
Nel 1994 Bruce Springsteen vince un Oscar per la
toccante "Streets of Philadelphia", scritta per il film Philadelphia
dell'amico Jonathan Demme, e l'anno successivo pubblica un disco semi-acustico,
"The Ghost of Tom Joad". Il cuore dell'album è composto da storie di
emigranti messicani che attraversano il confine illegalmente per cercare una
fortuna che non troveranno.
Ad un lungo tour acustico in piccoli teatri, ne segue
uno decisamente elettrico che segna il ritorno della E Street Band. Si tratta
di tutto fuorché di un tour d'addio: nel 2002 Springsteen con l'apporto della
sua band incide "The Rising": è un'amara riflessione sull'America
post 11 settembre e sull'impatto che la tragedia ha avuto sulle vite delle
molte persone che ne sono state direttamente toccate. Il tour che segue si
protrae per più di un anno, segnando ogni sera nuovi record e riproponendo
ancora una volta la straordinarietà della dimensione live di Springsteen:
concerti di tre ore segnati da un'eccezionale carica d'energia in cui momenti
di intensa drammaticità si mescolano ad altri di puro e sfrenato divertimento e
nei quali viene annullata ogni barriera tra il pubblico e la band.
Il successivo disco di inediti arriva nella primavera
del 2005: registrato senza la E Street Band (ma sempre con Brendan O'Brien come
produttore), si intitola "Devils & Dust", e segna un parziale
ritorno di Springsteen alle atmosfere folk. A sorpresa, l'anno seguente
annuncia per fine aprile 2006 la pubblicazione di un nuovo disco in studio:
"We Shall Overcome - The Seeger Sessions": il suo primo disco di
cover, a cui segue un nuovo tour.
A metà del mese di agosto 2007 viene annunciato
"Magic", un nuovo album prodotto da Brendan O'Brien ed inciso con la
E Street Band. Il disco viene pubblicato ad inizio ottobre: subito parte il
tour, prima in America, poi in Europa, che si protrae fino all'estate 2008.
Nell'autunno dello stesso anno Springsteen si impegna
nella campagna elettorale per Barack Obama,
ed in una di queste occasioni presenta la nuova canzone "Working on a
dream".
Qualche settimana dopo viene annunciata l'uscita del
nuovo omonimo album che esce a fine gennaio 2009.
A sessant'anni di età il Boss non ha nessuna
intenzione di lesinare energie, soprattutto sul palco dove ogni esibizione è
sempre una grande espressione di festa e gioia.
Discografia essenziale di
Bruce Springsteen
- Greeting
from Asbury Park, NJ (1973)
- The
Wild, the Innocent & the E Street Shuffle (1973)
- Born to run (1975)
- Darkness
on the Edge of Town (1978)
- The River (1980)
- Nebraska (1982)
- Born in the USA (1984)
- Live 1975-85 (1986)
- Tunnel of Love (1987)
- Human Touch (1992)
- Lucky Town (1992)
- Unplugged (1993)
- Greatest Hits (1995)
- The
Ghost of Tom Joad (1995)
- Tracks (1998)
- Live in
New York City (2001)
- The Rising (2002)
- Devils & Dust (2005)
- Magic (2007)
- Working on a dream (2009)
- Wrecking Ball (2012)
- High Hopes (2014)
La E Street Band
- Vini Lopez - batteria (1973-1974)
- Ernest "Boom" Carter - (1974)
- David Sancious - piano e tastiere (1973-1974)
- Roy Bittan - piano e tastiere (dal 1974)
- Clarence Clemons - sax
- Danny Federici - tastiere
- Nils Lofgren - chitarra (dal
1984)
- Patti Scialfa - cori (dal 1984)
- Garry Tallent - basso
- Soozie Tyrell - violino (dal 2002)
- Steve Van Zandt - chitarra (dal
1975 al 1981 e dal 1999 a oggi)
- Max Weinberg - batteria (dal 1974)
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