Così debutta sugli schermi dell'ABC la serie
televisiva della Famiglia Addams. L'umorismo nero della grottesca
famiglia, ispirata all'omonimo fumetto ideato negli anni Trenta da Charles
Addams, conquista presto un pubblico di tutte le età, rendendo celebri i
personaggi della funerea casa di 001 Cemetery Lane.
Ad accogliere il malcapitato ospite di turno è
il fosco maggiordomo Lurch, una sorta di barcollante Frankenstein
(non a caso to lurch significa “barcollare”). Tra cappi
penzolanti, pelli di animali ruggenti e quadri spettrali, vivono i due
bambini Mercoledì e Pugsley, uniti dalla passione
per i giochi più sadici e pericolosi.
I genitori sono Gomez, distinto ed
eccentrico gentleman, e Morticia, pallida e seducente dark lady
innamorata della sua pianta carnivora. Il più rappresentativo della famiglia è
senza dubbio zio Fester, uno scapolone grassoccio e completamente
calvo, che al terrificante aspetto simile al vampiro Nosferatu unisce
l'animo giocherellone di un inguaribile Peter Pan.
Completano il quadro personaggi secondari che
resteranno ugualmente impressi nella memoria collettiva: dalla nonna al cugino
Itt (un essere tutto ricoperto di capelli che parla un incomprensibile
"grammelot"), passando per Mano, una mano mozza maschile
che sbuca da scatole e cofanetti e dalla cassetta della posta.
Al successo contribuirà non poco l'inconfondibile
sigla scritta da Vic Mizzy, al ritmo di fischi e schiocchi di dita.
La serie originale sarà trasmessa per due stagioni successive, ispirando due
serie animate (nel 1973 e nel 1992) e tre film di discreto successo (1991,
1993, 1998).
http://www.mondi.it/almanacco/voce/17044
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