Biografia
Aldo
Cazzullo: dalle Langhe al Corriere della Sera
Aldo Cazzullo nasce nella cittadina di Alba il 17
settembre 1966. È uno dei giornalisti più conosciuti nel
panorama italiano. Molto apprezzato anche come saggista e
storico, tanto che spesso i suoi libri si trasformano in casi editoriali, Aldo
Cazzullo è arrivato nella sua carriera a documentare gli
eventi più importanti della nostra storia contemporanea e a intervistare alcune
delle personalità più rilevanti della politica, dello spettacolo, dello sport e
della cultura. Scopriamo di più sul suo percorso professionale e privato.
Aldo Cazzullo: dalle Langhe
al Corriere della Sera
Quando nasce ad Alba, in provincia di Cuneo, il padre
lavora in banca mentre la madre è socia di un'azienda che produce etichette
vinicole. Guà quando è molto giovane, emerge in maniera chiara la passione di
Aldo per il giornalismo, ma anche per la politica. Ecco che a solo
17 anni inizia a lavorare in un giornale progressista, Il
Tanaro.
Dopo una giovinezza trascorsa
felicemente nella sua terra d'origine, sceglie di perseguire la carriera giornalistica entrando come
praticante nella redazione de La
Stampa nel 1988. Dopo dieci anni trascorsi alla redazione del
quotidiano torinese, decide di trasferirsi a Roma, continuando a collaborare con la redazione
locale de La Stampa.
Aldo Cazzullo negli anni 2000
Nel 2003, dopo ben quindici anni, accetta la proposta
del Corriere della Sera, alla cui redazione approda in qualità
di inviato speciale ed editorialista. Con il
Corriere nasce un rapporto molto proficuo, che vede Aldo Cazzullo lavorare ai contenuti
per cinque edizioni delle Olimpiadi, da Atene 2004 fino a Rio 2016,
e altrettanti mondiali di calcio, tra i quali spicca ovviamente l'edizione del
2006 che ha visto trionfare la nazionale azzurra.
Cazzullo è inoltre noto per le
sue interviste di altissimo
rilievo; è riuscito ad annoverare fra le persone che si sono sedute di fronte
al suo microfono il fondatore di Microsoft Bill Gates, l'acclamato regista Steven Spielberg, fino a personaggi divisivi come Nigel Farage e Marie Le
Pen.
Gli anni 2010
Al Corriere della Sera riesce ad affermarsi sia grazie
alle sue interviste, sia alle ottime coperture sui principali fatti che hanno
caratterizzato i primi due decenni del XXI secolo. Tra gli articoli più
rilevanti si ricordano, ad esempio, quello riguardo la morte di Lady Diana e
quelli di analisi delle vittorie elettorali di leader mondiali, quali:
Ha seguito anche i più importanti referendum, compreso
quello che ha visto il Regno Unito decidere di lasciare l'Unione Europea nel
2016.
Aldo Cazzullo tra l'attività
di scrittore e la televisione
Oltre all'attività come giornalista gli viene
riconosciuto un ruolo fondamentale nella saggistica e
nella storiografia italiana. Le sue pubblicazioni, che hanno
abbondantemente superato la ventina, esplorano temi identitari per il paese.
Dagli esordi più critici, quali Outlet Italia (2007) e L'Italia
de noantri del 2009, Cazzullo ritorna sui propri passi per evidenziare
quali sono le potenzialità da valorizzare nel nostro Paese.
In libri come Viva
l'Italia! e Metti
via quel cellulare, scritto a sei mani con i figli, si conferma la
capacità dello scrittore di creare casi editoriali di successo. Ben cinque sono
le sue pubblicazioni che hanno superato le 100 mila copie vendute, una cifra
che per il mercato italiano è sicuramente di tutto rispetto. Ai successi
commerciali si accompagnano da subito anche quelli di critica.
Nel 2006 si aggiudica il premio Estense per la scrittura
de I grandi vecchi. A
questo primo riconoscimento ne seguono molti altri, tra cui spiccano i premi
Cinqueterre, Hemingway, Fregene e quello di Procida-Isola di Arturo-Elsa
Morante. A partire dal gennaio 2017, Il Corriere della Sera gli affida la guida
dell'ambita rubrica delle lettere, dove succede al giornalista Sergio Romano.
Nel settembre del 2018 pubblica il libro Giuro che non avrò più fame. L'Italia della
Ricostruzione, seguito due anni più tardi da un vero
best-seller: A riveder le stelle. Dante il poeta che
inventò l'Italia.
Oltre a partecipare a vari talk show di approfondimento politico
e culturale, Aldo Cazzullo sceglie di dare vita a una collaborazione più
continuativa con il mondo della televisione nella stagione televisiva
2019-2020: cura le interviste di Povera
Patria, trasmissione condotta da Annalisa Bruchi, a fianco della
quale si cimenta anche nella conduzione di Restart - l'Italia ricomincia da te, programma che va in
onda in seconda serata su Rai Due.
Vita privata di Aldo Cazzullo
Sposato con Monica Maletto dal 1998,
Aldo Cazzullo ha due figli, Francesco e Rossana, coi quali adora viaggiare e
che hanno partecipato assieme a lui alla stesura di alcune opere. È un padre
molto presente, nonostante i tanti impegni professionali, e la sua dedizione
per la famiglia non viene mai meno.
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