Tyrone
viene immediatamente scritturato dal dalla Fox, che ne fa un
sex symbol alla Rodolfo Valentino: ruolo
nel quale è in un certo senso anche “costretto” per tutta la sua carriera.
Infatti l'attore, dotato di buona cultura e dai comportamenti gentili e
educati, spesso e volentieri viene scelto per ruoli che risaltano il suo fascino,
facendo dimenticare a pubblico e critica la sua buona tecnica recitativa.
Dopo aver preso parte nel 1932 a “Il figlio del disertore” e “Son of Fury”,
nel 1936 è protagonista de “I Lloyds di Londra”: la pellicola lo
lancia nello star system di allora, regalandogli le copertine di tutti
i giornali e permettendogli di essere riconosciuto in qualsiasi ambiente.
Nonostante l’approssimarsi della Seconda Guerra Mondiale, seguono alcuni
film di grande successo, alternati ad altri minori, tutti registrati ad un
ritmo frenetico, che ben pochi attori moderni sarebbero in grado di sostenere:
“Scandalo al Grand Hotel” (1937), “L'incendio di Chicago” (1937), “Caffè Metropole”
(1937), “Maria Antonietta” (1938), “Jess il bandito” (1939) in cui
veste i panni del celebre personaggio di Jesse James.
Interpreta poi un altro famoso personaggio dell’immaginario
collettivo, Zorro, il giustiziere mascherato in “Il segno di Zorro”
(1940), e il pirata in “Il cigno nero” (1942). Lo troviamo poi in “Il figlio
della furia” (1942) e “Agguato sul fondo”, film ambientato su un sommergibile
militare (1943).
La guerra e la fama di Tyrone Power
Negli stessi anni sposa la prima moglie, l’attrice francese Annabella,
dalla quale divorzia poi nel 1948. Dal 1944 al 1946 serve l’esercito USA come
aviatore, nel corpo dei Marines, e molte donne temono di perdere il loro
beniamino, ma questo timore, assolutamente fondato, non fa altro che accrescere
la fama e il calore che lo circondano.
Al ritorno, si dedica nuovamente al cinema, per i dieci anni successivi: è
lui ad interpretare “Il filo del rasoio” (1946), “La fiera delle illusioni”
(1947), “Il capitano di Pastiglia” (1947), “L'isola del desiderio” (1948),
“Quel meraviglioso desiderio” (1948), “Il principe delle volpi” (1949).
Nel 1949 sposa in seconde nozze l’attrice Linda
Christian: anche questa volta finirà con un divorzio nel 1956, ma nel frattempo
nasceranno Romina Power, nel 1951, e Taryn Power, nel 1953.
La sua ultima interpretazione è in “Testimone d'accusa”
di Billy Wilder del 1957: un
uomo accusato di omicidio, appunto Tyrone Power, si rivolge a un avvocato
appena uscito dall’ospedale, deciso ad accettare il caso nonostante la degenza.
Il 15 novembre del 1958 Tyrone Power muore d’infarto sul set di “Salomone e
la regina di Saba”, pochi mesi dopo aver sposato la terza moglie, Deborah Ann
Montgomery Minardos, da cui ha avuto, postumo, il figlio Tyrone William IV. – (Claudia
Resta )
https://www.ecodelcinema.com/tyrone-power-biografia-filmografia.htm
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