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sabato 21 novembre 2020

Lo Sapevate Che: Inaugurato il Ponte di Verrazzano (21 novembre 1964)

 Il ponte di Verrazano fu inaugurato il 21 novembre del 1964, un sabato di 54 anni fa.

Il Verrazano Bridge unì Staten Island a Bay Ridge, Brooklyn, due zone ad alta concentrazione di italiani; fu naturale, quindi, la dedica all’esploratore fiorentino.

Quando fu inaugurato nel 1964, il ponte di Verrazano era il ponte ad arco sospeso più lungo del mondo, record detenuto in precedenza dal Golden Gate Bridge di San Francisco e conservato fino al 1981, quando venne assegnato all’Humber Bridge, in Inghilterra; alle sue estremità ci sono Fort Hamilton, a Brooklyn, e Fort Wadsworth, a Staten Island, che per oltre un secolo sorvegliarono il porto di New York.

Il Verrazano Bridge collegò per la prima volta il quartiere di Brooklyn noto come Bay Ridge, un’area a prevalenza italiana, con Staten Island che, tra i cinque boroguh di New York, è quello con una più ampia popolazione di origine italiana.

Fu l’allora governatore di New York Rockefeller ad approvare, nell’aprile del ’59 la proposta della Italian Historical Society of America di intitolare il ponte alla memoria di Giovanni da Verrazzano, il navigatore fiorentino che, nel 1524, fu il primo esploratore europeo ad entrare nel porto di New York.

Ci fu qualche disputa sull’ortografia del nome, ma alla fine si scelse la dicitura americana, con una sola “z”.

Le sue monumentali torri alte più di 200 metri hanno un’inclinazione che fa sì che siano più distanti tra di loro nella parte superiore rispetto ai basamenti, in modo da compensare la curvatura della terra.

Ogni torre pesa 27.000 tonnellate ed è tenuta insieme da tre milioni di rivetti e un milione di bulloni.

Contrazioni stagionali ed espansioni dei cavi d’acciaio fanno sì che la carreggiata a due piani, in estate, sia 12 metri più in basso che in inverno (fonte: MTA).

Le sue torri imponenti sono visibili da molti punti della città e anche se non è un ponte “turistico” come altri di New York e non offre un percorso pedonale per attraversarlo a piedi, tutti riconoscono questa sagoma maestosa ed elegante: l’entrata del ponte a Staten Island è il punto di partenza della maratona di New York.

Ma ciò che molti non sanno è che l’idea di questo ponte era già stata concepita agli inizi del ‘900.

Nel 1910, quando le navi cariche di immigrati continuavano ad arrivare passando attraverso il canale The Narrows (per questo il nome ufficiale del ponte è Verrazano-Narrows Bridge), all’ingresso del porto di New York, alcuni avevano già avuto l’idea di realizzare un grande ponte che fosse quasi una porta d’accesso al Nuovo Mondo.

E infatti ancora oggi ogni nave che arriva a New York si trova a passare sotto il Ponte di Verrazano, deve  tener conto dell’altezza della struttura al momento della costruzione delle navi.

I lavori del ponte iniziarono nel 1959 sotto la supervisione di Robert Moses e durarono per 5 anni, ma non senza difficoltà e polemiche, soprattutto per quanto riguarda circa 7.000 abitanti del quartiere di Bay Ridge, a Brooklyn, che furono costretti a trasferirsi per far spazio al ponte; la stessa sorte è toccata a Fort Lafayette, una fortezza situata accanto a Fort Hamilton, che è stata demolita per costruire il ponte.

Il ponte di Verrazano è opera dell’architetto Othmar Ammann, autore di altri 5 ponti di New York:  George Washington, Bayonne, Triborough, Bronx-Whitestone e Throgs Neck.

Il peso totale del ponte è di 1.265.000 tonnellate e ciò lo ha reso il ponte più pesante al mondo al momento dell’inaugurazione mentre la lunghezza totale della struttura è di oltre 4.000 metri.

Subito dopo l’apertura il pedaggio richiesto agli automobilisti era di 50 centesimi, mentre oggi si è arrivati a più di 15 dollari per le macchine e circa 7 dollari per le moto.

Se in passato il pedaggio era richiesto in entrambe le direzioni, dal 1986 è applicato solo ai veicoli che viaggiano da Brooklyn a Staten Island, per via delle preoccupazioni e lamentele degli abitanti di Staten Island in merito all’inquinamento dell’aria.

Il primo automobilista ad attraversare il ponte fu un signore a bordo di una Cadillac blu che si era appostato per una settimana accanto al casello del ponte di Staten Island per assicurarsi così il primo posto; per l’occasione ha persino noleggiato uno smoking ! I

l 28 giugno del 1976, la più grande bandiera americana venne appesa sul ponte per festeggiare i 200 anni della nascita del paese, ma chi ha progettato la bandiera non ha tenuto conto del forte vento che soffia sul ponte e così la bandiera si strappò dopo poche ore.

Nel 2009 il sistema di illuminazione presente è stato sostituito con 262 luci LED che seguono le curve aggraziate del ponte e rendono la vista del ponte davvero suggestiva di sera.

Durante la costruzione 3 operai dei 12.000 impegnati nei lavori hanno perso la vita cadendo dal ponte e questo ha causato uno sciopero di 4 giorni con la richiesta da parte degli operai di mettere delle reti di sicurezza.

Furono accontentati, ma nessuno degli operai venne poi invitato alla cerimonia di inaugurazione del ponte.

Ma le disgrazie non terminarono con la fine dei lavori: il ponte è spesso la location prediletta per i suicidi e per questo la società dei trasporti MTA ha installato cartelli e cabine telefoniche per spingere gli automobilisti a chiamare i soccorsi.

Il ponte è anche l’oggetto del desiderio degli appassionati di sport estremi che, incuranti dei divieti, si divertono a lanciarsi con il paracadute per planare sulle torri del ponte: un esempio su tutti fu John Carta che nel 1982 si lanciò planando sulle torri per poi cambiare paracadute e lanciarsi nuovamente, questa volta nelle acque dell’oceano dove però la polizia lo stava aspettando per arrestarlo.

Si stima che il ponte sia attraversato ogni settimana da più di un milione di mezzi, tra macchine e moto, che scorrono sui due livelli della struttura, ciascuno dotato di 6 corsie.

Per via delle sue dimensioni e della sua posizione esposta sull’oceano, il ponte è considerato tra i più pericolosi di New York e non è raro che venga chiuso parzialmente o completamente in caso di forti venti e abbondati nevicate.

Come già anticipato, il ponte di Verrazano non dispone né di un percorso pedonale né di una pista ciclabile perciò l’accesso al trasporto non motorizzato è consentito solamente in alcune occasioni speciali, come durante la Maratona di New York e il Five Boro Bike Tour; al momento però la MTA sta sviluppando un progetto che prevede di inserire sul ponte anche un percorso pedonale e per ciclisti.

Il ponte è diventato famoso anche per le numerose scene che lo vedono protagonista nel film“La Febbre del Sabato Sera”, in cui era simbolo di libertà e di passaggio verso condizioni di vita migliori.

Sin dall’apertura, il ponte è stato più volte chiuso al traffico a causa di alcuni animali: nel 2009 un’oca ferita scappata da un centro per animali bloccò il traffico per circa mezz’ora, un tempo maggiore rispetto a due cervi che invece hanno fatto fermare le auto per soli 10 minuti.

Ma se qualche animale decide semplicemente di farsi una passeggiata sul ponte, altri invece ne hanno fatto la propria dimora: è il caso di alcune coppie di falchi che hanno fatto i loro nidi proprio sulle torri del ponte; negli anni ’60 questa specie era quasi estinta ma oggi ne sopravvivono alcuni esemplari, alcuni dei quali hanno scelto di vivere a New York e i loro nidi si possono vedere anche sul ponte di Brooklyn

http://lepilloledicarpal.altervista.org/2018-11-21-il-ponte-di-verrazano-linaugurazione-del-ponte-piu-italiano/ 

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