Accadde oggi: 6 novembre 2010, crolla la “palestra dei gladiatori” a Pompei
Per i
tecnici della Sovrintendenza ai Beni archeologici quel sabato mattina ci fu
un’amara sorpresa, sulle antiche rovine di Pompei: si trovarono di fronte al
crollo della Schola Armaturarum, conosciuta tutt’oggi come “palestra dei
gladiatori”.
Causa
del crollo furono delle infiltrazioni d’acqua a seguito delle abbondanti piogge
dei giorni precedenti: acqua che, raccoltasi in un terrapieno alle spalle
dell’armeria di via dell’Abbondanza, avrebbe fatto pressione fino al definitivo
collasso della struttura. Restavano solo macerie.
Nelle
ore successive a tale danno, infuriarono polemiche su giornali e TV, dove si
parlava di tragedia sfiorata, pensando al fatto che sarebbe potuto accadere, in
pieno giorno, durante l’apertura degli scavi al pubblico; ovviamente le
polemiche toccavano anche la grande perdita a livello culturale.
Nelle
settimane successive, quell’episodio si configurò come il primo grave
campanello d’allarme sullo stato di precarietà dell’area archeologica più amata
e visitata al mondo.
Innumerevoli, infatti, gli episodi analoghi: in primis i crolli alle domus, le
cui immagini fecero il giro di tutti i media internazionali. In seguito,
ritardarono anche i lavori di messa in sicurezza e risistemazione.
L’allarme
per il timore che la mancanza di monitoraggio e manutenzione potesse portare
alla distruzione e alla perdita dell’antica città sepolta dall’eruzione del
Vesuvio nel 79 d.C. fece scattare, più tardi, una nuova presa di coscienza di
trovare risorse per salvaguardare il sito patrimonio dell’umanità.
Il 3
gennaio scorso, dopo tre anni di restauri e di messa in sicurezza dell’area e
lavori realizzati con i fondi del Grande Progetto Pompei, il monumento ha
riaperto al pubblico con il racconto da parte dei restauratori che hanno illustrato
il minuzioso intervento effettuato sugli affreschi e gli ambienti retrostanti,
oggetto dell’ultima campagna di scavo che ha contribuito a chiarire la funzione
di questo edificio.
La
Schola Armaturarum, infatti, ritenuta solo una palestra per gladiatori, in
seguito si è rivelata sede di rappresentanza di un’associazione militare, come
si può dedurre dalle decorazioni e dal rinvenimento di armi custodite al suo
interno e oggetti che ne testimoniano i banchetti e le cerimonie che si
celebravano. Edificio costruito negli ultimi anni di vita della città distrutta
dal Vesuvio, fungeva da luogo di riunione di un’associazione di stampo
militare, in cui i giovani venivano addestrati alla lotta e alle arti
gladiatorie.
Altra
funzione era quella di deposito per le armi, come testimoniano le numerose
armature rinvenute al suo interno dopo la scoperta. Prima di diventare una
struttura militare, la Schola era adibita a casa.
L’indagine
della Procura non ha individuato cause o responsabilità del crollo del 2010, ma
il peso morale dello sbriciolamento della Schola Armaturarum cadde sull’allora
ministro ai Beni Culturali, Sandro Bondi, al punto da determinarne le
dimissioni. Barbara Serafini.
https://www.fremondoweb.com/accadde-oggi/accadde-oggi-6-novembre-2010-crolla-la-palestra-dei-gladiatori-a-pompei/
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