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sabato 13 agosto 2016

Lo Sapevate Che: Minorty premium...



Maggioranze, minoranze: le decidono gli elettori o le leggi elettorali? In Italia, a quanto pare, vige la seconda alternativa. Sarà perché i votanti sono una specie in via d’estinzione, mentre quei pochi superstiti esprimono scelte fluttuanti come volo di farfalla. Sarà perché rantola pure il Parlamento, e dunque ha perso autorità e prestigio l’unica piazza della nostra cittadella pubblica dove le opposizioni  hanno diritto di voto. Sarà perché al suo posto risuona il vocione solitario del governo, da cui erompe una parola solitaria, ripetuta come una cantilena: governabilità. Sarà per queste o altre ragioni, ma sta di fatto che il cantiere della legge elettorale è sempre aperto, con uno stuolo d’operai indaffarati a montare impalcature.  E sta di fatto che il progetto edilizio è solo uno: come maggiorare la maggioranza. Da Qui Il Porcellum, col suo premio di maggioranza senza soglia, recato in dono alla minoranza più votata. Da qui l’Italicum, con la sua soglia del 40% ma con un premio al ballottaggio anch’esso senza soglia minima. Da qui, adesso, l’idea di correggere l’Italicum,prima ancora di metterlo alla prova. L’esperimento, infatti, si è già consumato nel laboratorio delle amministrative, dove ai ballottaggi  di giugno hanno vinto i 5 Stelle, coagulando tutti gli antigovernativi. E no, non va bene, dicono i governativi. Il rimedio? Spostare il premio dalla lista alla coalizione, allo scopo di penalizzare i 5 Stelle che si coalizzano soltanto con se stessi. O altrimenti imbastire un ballottaggio a tre, perché sono esattamente tre (Pd, Fi, 5 Stelle) le grandi minoranze in cui s’articola la geografia politica italiana. Così, ciascuno vota il suo, dopo di che vinca il migliore. Diciamolo: non è con questi marchingegni che guariranno la nostra democrazia malata. L’ultima trovata, poi, più che una terna è un terno al lotto. Significa che un partito raggiunge il ballottaggio con il 20% dei consensi, ossia con il voto del 10% del corpo elettorale (ormai un italiano su due preferisce la tv alle urne) (..). Sennonchè per riavviare la democrazia italiana non serve un’altra iniezione di potere ai potentati, servono semmai contropoteri. E’ questo il vizio dell’Italicum: disegna un gigante contornato da una folla di nanetti. Chi vince ai ballottaggi stratta la maggioranza assoluta, ma gli altri? Sono come i sette nani, dato che il 3% è sufficiente per mettere un piede nell’assemblea legislativa. Dunque l’opposizione si frantuma, s’annulla in un pulviscolo di partiti e partitini, perde ogni funzione di controllo. Il contrario di quanto succede, per esempio, in Inghilterra, dove il leader dell’opposizione riceve perfino uno stipendio dello Stato. Una soluzione ci sarebbe: premio di minoranza, il vincitore intasca un premio, il perdente un premietto, per rafforzare la sua pattuglia in Parlamento. Dopotutto, funziona così pure in Champions League, cui partecipano le prime due del campionato. Era l0idea avanzata da chi scrive durante la gestazione dell’Italicum, ora la stessa idea figura nella legge elettorale, proposta dalla sinistra del Pd. Ma non è importante il copyright: chiamiamolo Premiellum, e non ne parliamo più.
michele.ainis@uniroma3.it  - L’Espresso – 7 agosto 2016 -

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