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mercoledì 16 maggio 2012

Lo Sapevate Che: I vizi altrui



Le Mie Battaglie contro Vizi (Altrui) Più Forti Di Me

Qualche volta, nei momenti di depressione (vengono anche quelli), faccio l’elenco delle mie battaglie perse.
Vogliamo rivederne qualche stralcio? Chiedo che si leggano correttamente le notizie del telegiornale, con le pause al momento giusto. Ma gli annunciatori continuano a leggerle male: chi troppo in fretta, chi con le pause nei momenti sbagliati. Non parliamo dei nomi stranieri: basterebbe un minuto per imparare la pronuncia corretta, ma Vladìmir (accento sulla prima “i”) resta sempre Vlàdimir. Secondo me, coloro che conducono un programma televisivo non dovrebbero figurare negli intervalli pubblicitari dello stesso programma per vendere un prodotto (come se Montanelli, ho scritto, fosse comparso, in un annuncio pubblicitario – che so io, per vendere una poltrona – nella stessa pagina in cui si pubblicava un suo articolo).
Ma le varie Gelsomine e Filippe continuano a comparire negli intervalli pubblicitari, per vendere frigoriferi o poltrone. E quante volte ho scritto che le segreterie telefoniche ci trattano come se fossimo minorati mentali? “Segreteria telefonica. Sono presenti tre chiamate con messaggio. Prima chiamata con nessun messaggio. La chiamata con messaggio è stata registrata…. eccetera”, fino alla conclusione dell’annuncio: “fine delle chiamate con messaggio”.
Tante volte ho deplorato le ripetizioni, che diventano intollerabili quando si ha fretta: ma sempre da minorati mentali ci trattano. E potrei continuare: ma preferisco chiarire le ragioni del mio disappunto.
Non pretendo che i vari interessati, dopo aver letto quel che scrivo, si affrettino a cambiar vita: non sono così presuntuoso. Se però i fatti e i fatterelli che denuncio sono anomalie che danno fastidio a tanta gente, e si direbbe che lo siano a giudicare dalle reazioni dei lettori, ci si potrebbe aspettare, col tempo, qualche piccolo miglioramento.
Invece, niente, niente: tutto continua come prima. Gli annunciatori non imparano gli accenti, e chi sa: forse chi si lagna altro non è che un rompiscatole.
Piero Ottone – Venerdì di Repubblica 04-05-12

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