La voce di
un angelo
Renata
Ersilia Clotilde Tebaldi, una delle più affascinanti voci di soprano degli
ultimi cento anni, protagonista della stagione d'oro di rinascita del bel canto
nel secondo dopoguerra nasce a Pesaro il giorno 1 febbraio 1922. Dotata di una
bellezza vocale proropente, limpida e purissima, è rimasta ineguagliata per
splendore vocale, dolcezza della linea espressiva e del porgere, nonché per
l'adamantina intonazione.
Colpita
dalla poliomielite all'età di tre anni, dopo anni di cure si rimetterà
completamente. La malattia la prostra notevolmente, com'è comprensibile ma,
sebbene non lasci traccia sotto il profilo fisico, contribuisce a fortificare
il suo carattere.
Dapprima
studia da soprano con i maestri Brancucci e Campogalliani al conservatorio di
Parma e poi con Carmen Melis al Liceo Rossini di Pesaro. Nel 1944 debutta a Rovigo nel ruolo di Elena nel
Mefistofele di Arrigo Boito.
Nel 1946,
terminata la guerra, partecipa al concerto di riapertura della Scala sotto la
direzione del maestro Arturo Toscanini, il quale nell'occasione la definisce "Voce d'angelo", un
appellativo che la seguirà per tutto il resto della carriera. Pochi sanno però
che il primo concerto di Renata Tebaldi, tenutosi ad Urbino, venne diretto
nientemeno che da Riccardo Zandonai, che come Toscanini rimase letteralmente
inebriato dalla voce della ragazza.
Nel 1948
esordisce all'Opera di Roma e all'Arena di Verona e da quell'anno fino al 1955
si è esibirà ripetutamente alla Scala, spaziando in un repertorio vastissimo
attinto nel genere lirico-drammatico, nelle opere principali del suo repertorio
(tra le altre, Faust, Aida, Traviata, Tosca, Adriana Lecouvreur, Wally,
La forza del destino, Otello, Falstaff e Andrea Chénier).
Dal 1951
canta ogni anno al Metropolitan di New York, di cui è membro stabile dal 1954
al 1972. Sempre in questi anni, Renata Tebaldi si esibisce anche a Parigi,
Buenos Aires, Rio de Janeiro, Barcellona, Chicago, S. Francisco e Los Angeles.
La sua
carriera è percorsa dal costante confronto-scontro con la voce di Maria Callas, tanto che qualcuno le affibierà
l'appellativo di anti-Callas.
Nel 1958
esordisce alla Staatsoper di Vienna e nella stagione 1975-76 compie numerose
tournées nell'Unione Sovietica.
Nel 1976
lascia definitivamente il palcoscenico, dopo una serata di beneficenza alla
Scala per i terremotati del Friuli.
Nella sua
carriera Renata Tebaldi ha collaborato con oltre 70 direttori d'orchestra (tra
i più noti, figurano autentici giganti della musica come De Sabata, Giulini,
Toscanini, Solti, Karajan).
Come ha
scritto il musicologo ed esperto di voci Rodolfo Celletti: "...la
Tebaldi è stata la cantante che ha trasferito nella seconda metà del Novecento
un modo di eseguire il repertorio lirico maturato nel cinquantennio precedente.
Anche in certi vezzi (l'abbandono che porta a rallentare i tempi, l'indugio
voluttuoso su note di dolcezza paradisiaca), costei è parsa, fra i soprani
odierni, lo specchio di una tradizione che si è probabilmente esaurita con lei,
così come, fra i tenori, si è esaurita con Beniamino Gigli".
Renata
Tebaldi si è spenta il 19 dicembre 2004 nella sua casa di San Marino, all'età
di 82 anni.
https://biografieonline.it/biografia-renata-tebaldi
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