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mercoledì 1 febbraio 2023

Lo Sapevate Che: Prima de La Bohème di Puccini: Per un lungo periodo il genio musicale di Giacomo Puccini era stato snobbato dalla critica ufficiale e le sue opere svilite a mero intrattenimento per le masse. Dopo la rappresentazione del suo massimo capolavoro tutti dovettero ricredersi di fronte all'evidenza che, in quell'inverno del 1896, aveva scritto un capitolo fondamentale nella storia della lirica.


Reduce dal successo di Manon Lescaut, l'allora 35enne Puccini iniziò, nel 1893, un sodalizio artistico con i librettisti Luigi Illica e Giuseppe Giacosa, destinato a segnare profondamente la sua produzione musicale (con loro compose anche la "Tosca" e "Madama Butterfly"). Il primo frutto maturò grazie alla lettura del romanzo "Scene della vita di Bohème" di Henri Murger, che il compositore lucchese decise di adattare a dramma lirico.

Un progetto ambizioso e di non facile gestazione che, tuttavia, riuscì a portare a termine in due anni e mezzo. Suddivisa in quattro atti (definiti "quadri"), La Bohème debuttò al Teatro Regio di Torino, il 1° febbraio del 1896. Il pubblico si appassionò fin da subito alle storie d'amore di Marcello e Musetta e di Rodolfo e Mimì e alla loro vita di giovani artisti squattrinati nella Parigi del 1830.

Seppur inizialmente scettica, anche la critica riconobbe l'alto valore formale dell'opera, su cui in futuro si sarebbero misurati i più grandi tenori del mondo. Un nome su tutti, quello di Luciano Pavarotti che debuttò nella parte di Rodolfo il 29 aprile del 1961, a 25 anni, facendo spellare le mani al pubblico del Teatro Municipale "Romolo Valli" di Reggio Emilia, con una sublime interpretazione della celebre aria «Che gelida manina».

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