Le origini della festa e del suo nome
Per trovare l'origine della ricorrenza bisogna andare
indietro di quasi duemila anni. La festività prende il nome da San Valentino da Terni, patrono della città umbra, e fu istituita nel 496 da
Papa Gelasio I. Valentino da Terni è un santo e martire cristiano ed è
venerato sia dalla Chiesa cattolica sia da quelle ortodossa e anglicana. È
stato vescovo della città umbra dal 197 al 273. Viene festeggiato il 14
febbraio nel giorno in cui si ricorda la sua morte, avvenuta all'età di 97 anni
nel 273, quando venne decapitato da un soldato romano agli ordini
dell'imperatore Aureliano.
Tradizioni ed evoluzioni di San Valentino
Secondo la tradizione, la festa di San Valentino è
stata istituita nel 496 d.C. da papa Gelasio I con l'intenzione di sostituire
le "lupercalia", che si tenevano il 15 febbraio, una ricorrenza
pagana in cui le persone offrivano riti al dio della fertilità Luperco. La
Chiesa decise di spostare la festa al giorno precedente, dedicato appunto a San
Valentino, trasformandolo nel protettore degli innamorati. Da quel momento la
ricorrenza ha cominciato a diffondersi, soprattutto in Italia, Francia e Gran
Bretagna, attraverso i monaci benedettini, i primi custodi della basilica
dedicata al santo nella città di Terni. Ma va precisato che la festa di San
Valentino così come la celebriamo oggi è arrivata molto dopo la morte del
Santo. Le origini sono incerte. Secondo alcuni, la ricorrenza risale al
Medioevo quando, soprattutto in Francia e Gran Bretagna, si riteneva che il 14
febbraio fosse il giorno di inizio dell'accoppiamento degli uccelli. Secondo
molti, però, le celebrazioni sono merito del poeta inglese Geoffrey Chaucer:
nell'opera Parlamento degli Uccelli, associa la ricorrenza di San Valentino al
fidanzamento di Riccardo II d'Inghilterra con Anna di Boemia. Un esempio di
amore, al punto da aver dato forma e tradizione a una festa. Una versione sulla
quale non tutti gli esperti, però, concordano.
https://tg24.sky.it/lifestyle/2023/01/31/san-valentino-2023
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