La strada e il mezzo
Alessandro Gassmann nasce a Roma il 24 febbraio 1965.
Con un padre talentuoso come il suo, che funse da modello, esempio e maestro,
non era difficile immaginare che anche Alessandro avesse potuto intraprendere
la carriera cinematografica; più difficile sarebbe stato prevedere i grandi
successi che avrebbe nel tempo ottenuto e ampiamente meritato.
Il debutto al cinema arriva quando ha solo 17 anni,
nel film dal profetico titolo "Di padre in figlio", scrito e diretto
dal padre Vittorio Gassman.
Intanto a Firenze Alessandro frequenta la Bottega Teatrale, scuola dove
perfeziona le proprie tecniche di recitazione. Contemporaneamente calca il
palcoscenico: nel 1984 vince il premio "Biglietto d'Oro" grazie alla
rappresentazione di "Affabulazione" di Pier Paolo Pasolini.
Lavora poi con Luca Ronconi ne
"I dialoghi delle Carmelitane".
Approda anche in televisione con le fiction "Il
giudice istruttore" e "Michelangelo",
che gli danno grande notorietà presso il vasto pubblico della tv.
Coltiva anche la passione dello sport, soprattutto
la boxe che
pratica per dodici anni, e la pallacanestro che,
con i suoi 193 centimetri, lo porta a militare nella serie B italiana. Ma la
strada e la vocazione sono quelle del cinema: sul grande schermo ottiene un
buon successo nel 1992 con il film "Quando eravamo repressi", di Pino
Quartullo. L'anno dopo lo spagnolo Bigas Luna, lo scegle per il suo film
"Uova d'oro".
Gli anni '90 sono caratterizzati da una proficua e
duratura collaborazione con Gian Marco Tognazzi; i due, già amici da lungo
tempo, portano in scena "Uomini senza donne", lavoro con cui Alessandro
Gassmann ottiene, oltre a un notevole successo, il Premio "Salvo
Randone" come miglior attore. Il sodalizio artistico li porta a recitare
assieme in altri film come "Facciamo fiesta", "Teste di
cocco", "Lovest". Insieme partecipano poi come doppiatori al
cartoon "La strada per Eldorado". A teatro lavorano in una versione di
"A qualcuno piace caldo".
Nel 1997 il volto di Alessandro Gassman è sugli
schermi del Festival di Cannes,
nel film "Il bagno turco (Hamam)" del regista turco Ferzan Ozpetek.
Seguono altri film tra cui "Mi fai un favore" (1997), "I miei
più cari amici" (1998), "La Bomba" (1998, di Giulio Base). Sposa
l'attrice Sabrina Knaflitz nel 1998; dalla coppia nasce il
figlio Leo
Gassmann (che da grande seguirà la carriera
di cantante).
Yves Saint Laurent sceglie
Alessandro Gassman come testimonial per la campagna pubblicitaria del profumo
"Opium" e nel 2001 è il soggetto di dodici scatti che lo propongono
come sex-symbol nel calendario della rivista "Max". Sarà poi
testimonial della Lancia Musa.
Partecipa a fiction come "Piccolo mondo antico",
"Le stagioni del cuore" e "La guerra è finita" (2002). Nel
2005 è nel cast del film d'azione hollywoodiano "The transporter: Extreme",
prodotto dal maestro francese Luc Besson.
Debutta come regista in teatro con lo spettacolo "La forza dell'abitudine",
di Thomas Bernhard. Nel 2006 è al fianco di Luca Zingaretti e Paola Cortellesi nella
commedia "Non prendere impegni stasera". Partecipa alla miniserie tv
"La Sacra Famiglia" e interpreta Luigi Tenco nella
fition biografica "Dalida"
(interpretata da Sabrina
Ferilli).
In "Caos calmo" (2008, di Antonello
Grimaldi) recita la parte del fratello del protagonista interpretato da Nanni
Moretti. Film successivi sono "Il seme
della discordia", regia di Pappi Corsicato (2008); "4 padri
single", regia di Paolo Monico (2009); "Ex",
regia di Fausto Brizzi (2009); "Il compleanno", regia di Marco
Filiberti (2009); "Natale a Beverly Hills", regia di Neri
Parenti (2009); "Basilicata coast to coast",
regia di Rocco
Papaleo (2010); "Il padre e lo
straniero", regia di Ricky Tognazzi (2010);
"La donna della mia vita", regia di Luca Lucini (2010);
"American Snow", regia di Romeo Antonio (2011); "Baciato dalla
fortuna", regia di Paolo Costella (2011); "Ex - Amici come
prima!", regia di Carlo
Vanzina (2011); "Razzabastarda",
regia di Alessandro Gassmann (2011); "Viva l'Italia", regia di
Massimiliano Bruno (2012); "Tutta colpa di Freud",
regia di Paolo Genovese (2014);
"I nostri ragazzi", regia di Ivano De Matteo (2014); "Il nome
del figlio", regia di Francesca Archibugi (2015).
Alessandro Gassmann nella
seconda metà degli anni 2010
Nel 2016 recita nei film "Onda su onda"
(regia di Rocco Papaleo) e "Non c'è più religione" (di Luca Miniero).
L'anno successivo è protagonista assieme a Marco Giallini di
"Beata
ignoranza" (di Massimiliano Bruno). Per la
tv Alessandro Gassmann interpreta il commissario Lojacono ne "I bastardi
di Pizzofalcone", ispirato alla fortunata serie di romanzi di Maurizio de Giovanni.
Nel 2019 è protagonista di tre film: "Non ci
resta che il crimine", "Croce e delizia" e "Mio fratello rincorre
i dinosauri" - tratto dall'omonimo romanzo
bestseller di Giacomo Mazzariol.
https://biografieonline.it/biografia-alessandro-gassmann
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