Galileo
Galilei: biografia, scoperte e opere
Galileo
Galilei, uno dei padri della scienza moderna. Un uomo curioso che ha cambiato
la vita di tutti noi con le sue scoperte e invenzioni geniali. (A cura di Camilla Ferrario)
L'inventore
del metodo scientifico, colui che perfezionò il cannocchiale, che vide per
primo le macchie solari, individuò le fasi di Venere e tra tantissime altre
geniali intuizioni fu costretto all'abiura per il supporto mostrato alla teoria
eliocentrica. In questo articolo ripercorriamo la storia del grande scienziato
italiano Galileo Galilei.
Galileo
Galilei nasce a Pisa il giorno dopo San Valentino, il 15 febbraio del 1564.
In primis si
forma a Firenze nella scuola del convento di Santa Maria Vallombrosa, poi si
iscrive nel 1583 alla facoltà di Medicina di Pisa.
Nonostante
la possibilità di guadagno garantita dal percorso come medico, Galileo si
appassiona subito alla matematica, specialmente a quella applicata alla
meccanica e all'ingegneria. Per questo motivo alla fine degli anni ottanta del
Cinquecento abbandona gli studi di medicina e torna a Firenze dove si concentra
sulle scienze di suo interesse: meccanica e idraulica.
Nel 1589,
grazie alla protezione di Ferdinando De Medici, Galilei ottiene la cattedra per
l'insegnamento di matematica all'Università di Pisa, in cui impostò
l'insegnamento secondo un metodo specifico: tutto ciò che si dice deve essere
dimostrato, nulla può essere assunto come punto di partenza dato per vero o
corretto a prescindere.
Tra il 1592
e il 1610 la Repubblica di Venezia lo assume a Padova. Questo è il periodo
della legge sulla caduta dei gravi, i commenti sulla supernova Keplero
(denominata così perché fu Keplero a osservarla), ma anche del primo
cannocchiale puntato nel cielo nel 1609.
La Chiesa
inizia a insospettirsi nel 1611, anche perché grazie all'osservazione delle
macchie solari e delle fasi di Venere e Mercurio Galileo si stava apertamente
schierando insieme ai copernicani, contro la teoria geocentrica di Tolomeo.
Nel 1632
pubblica la sua più nota opera relativa proprio alle due teorie, geocentrica ed
eliocentrica: il Dialogo sopra due massimi sistemi del mondo. L'anno successivo
fu processato e condannato dal Santo Uffizio all'abiura, la solenne
ritrattazione rispetto alle sue tesi interpretate come apertamente
eliocentriche.
Negli ultimi
anni della sua vita Galilei scrive un'altra grande opera: Discorsi e
dimostrazioni matematiche intorno a due nuove scienze attinenti alla meccanica
e i moti locali. Con essa diventerà uno dei padri della scienza moderna.
Dopo aver
cambiato la storia dell'Uomo, Galileo Galilei muore l'8 gennaio 1642.
Gli studi di
Galileo Galilei sono stati moltissimi, spaziando tra svariati ambiti
scientifici. Abbiamo però selezionato alcune delle principali scoperte e
invenzioni dello scienziato pisano, vediamole insieme.
La prima
scoperta in ordine cronologico è relativa all'isocronismo del pendolo. Nel 1585
scopre che la durata di ogni oscillazione di un pendolo semplice non dipende
dall’ampiezza dell’oscillazione se l’angolo dell'oscillazione è ridotto.
Nel 1610
osserva e scopre i primi quattro satelliti di Giove, scruta il Sole e ne scopre
le macchie e individua le irregolarità della superficie lunare e le fasi di
Venere. Per fare tutto ciò l'anno precedente aveva perfezionato il cannocchiale
(nato in Olanda originariamente) combinando una serie di lenti potenti per
l'epoca fino a raggiungere i 30 ingrandimenti.
Ma Galileo
non inventa solo oggetti, ideò infatti il famosissimo metodo scientifico
diventando uno dei protagonisti della rivoluzione scientifica e diede un
contributo fondamentale nel superamento della teoria tolemaica per l'adozione
di quella geocentrica di Copernico.
Galilei
inventa il primo metodo che sarà adottato da lui in avanti per svolgere gli
studi scientifici. Il metodo scientifico sperimentale prevedeva che l‘ipotesi
relativa a un fenomeno fosse basata necessariamente su una teoria. Quest'ultima
doveva essere messa alla prova con l'osservazione diretta. Il metodo si
suddivideva in due:
– le sensate
esperienze: l'osservazione oculata dei fenomeni, con la realizzazione di
esperimenti ripetibili;
– le certe
dimostrazioni: la rielaborazione logico-matematica di quanto osservato.
Il
contributo di Galilei per la rivoluzione copernicana fu fondamentale perché nel
suo Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo lo scienziato decise di
confutare la teoria tolemaica secondo la quale la Terra era ferma al centro
dell'universo con i pianeti che le giravano intorno. Galileo era invece un
sostenitore del sistema copernicano basato sulla teoria eliocentrica, che
prevede che il Sole si trovi al centro e la Terra con tutti gli altri pianeti
gli ruotino attorno.
Consapevole
dei rischi di questa posizione davanti alla Chiesa, Galilei tentò di non
rendere esplicita la sua propensione per la proposta copernicana. Optò per un
espediente letterario: le tesi di Copernico vennero rappresentate dal
personaggio di Sagredo e non dichiarate da Galilei in persona.
Le
principali opere di Galileo sono:
– Sidereus
Nuncius del 1610 in cui rese pubbliche le scoperte realizzate col cannocchiale
relative alla Luna, la Via Lattea e i satelliti di Giove;
– Il
Saggiatore del 1623 (titolo esteso: Il Saggiatore, nel quale con bilancia
esquisita e giusta si ponderano le cose contenute nella Libra astronomica e
filosofica di Lotario Sarsi Sigensano) in cui, attraversando un dibattito sulle
comete, si espone per la prima volta il metodo scientifico;
– Dialogo
sopra i due Massimi Sistemi del Mondo del 1632 in cui, come abbiamo visto,
Galileo pone a confronto la teoria tolemaica con quella copernicana, mettendo
in bocca la sua tesi favorevole alla posizione di eliocentrica al personaggio
Sagredo;
– Discorsi
delle Nuove Scienze del 1638 (titolo esteso: Discorsi e dimostrazioni
matematiche intorno a due nuove scienze attenenti alla meccanica e i movimenti
locali) in cui illustra i principi della scienza moderna concentrandosi sul
moto uniformemente accelerato e sulla scienza delle costruzioni.
La Chiesa
del tempo, con Urbano VIII pontefice, fu ostile a Galilei e le sue posizioni a
supporto della teoria eliocentrica perché questa trasformava completamente la
posizione della Terra rispetto all'universo. L'Uomo e il suo pianeta non erano
più il punto focale del cosmo, cosa che coincideva con quanto scritto
nelle Sacre Scritture secondo l'interpretazione al tempo in vigore. Crollavano
inoltre le teorie aristotelica e tolemaica su cui la Santa Sede si era sempre
basata.
La chiesa di
Roma era per altro in un periodo storicamente difficile poiché si era appena
verificata la rottura interna al mondo cristiano con il protestantesimo di
Lutero. Non poteva subire "attacchi" anche dal mondo scientifico.
Per questo
motivo nel 1633 iniziò il processo a Galileo che fu considerato un eretico per
le sue teorie, nonostante fosse dichiaratamente un credente. La scissione tra
verità di scienza e verità di fede si faceva reale in Galileo, che riusciva a
non farle contrastare dentro di sé.
Il processo
si concluse con l'abiura e solo nel 1992 la condanna fu annullata da Papa
Giovanni Paolo II.
https://www.geopop.it/galileo-galilei-biografia-scoperte-e-opere/
Nessun commento:
Posta un commento