Forte dei primi successi musicali ottenuti
con Vecchio frac e Lazzarella (presentata nel
1957 al Festival di Napoli in coppia con Aurelio Fierro), accompagnati
dalla già cospicua carriera cinematografica (una ventina di film all'attivo),
Modugno tentò il debutto sul massimo palcoscenico della musica italiana. Due
anni prima una sua canzone, "Musetto", aveva partecipato a Sanremo ma
lui era comparso solo come autore.
In mano sapeva di avere un pezzo forte, scritto
a quattro mani con il giovane paroliere Franco Migliacci. Così dopo
aver superato la preselezione, Nel blu dipinto di blu venne
ammessa alla competizione che vedeva concorrere 20 canzoni e 15 cantanti.
L'ottava edizione, ospitata nel Salone delle Feste del Casinò sanremese e
condotta da Gianni Agus e Fulvia Colombo, presentava una novità rispetto alle
passate: la diretta televisiva in Eurovisione a partire dalle
22 del 30 gennaio.
Una giuria di 200 elementi (100 sorteggiati tra
il pubblico del casinò, il resto attraverso un complicato sorteggio) decideva
ogni sera le dieci finaliste. La coppia Dorelli-Modugno passò senza problemi,
anche perché erano in tantissimi a canticchiare il simpatico ritornello.
In particolare l'interpretazione del secondo
riusciva a rendere appieno lo spirito leggero e insieme brioso del testo,
accompagnandolo con una mimica efficace. Il gesto di apertura liberatoria delle
braccia restò un tratto distintivo nelle interpretazioni seguenti.
In generale pubblico e critica erano concordi
nel vedere in essa la canzone più originale ed estrosa della competizione. Per
questo il primo posto ottenuto nella finale del 1° febbraio apparve
più che meritato; dietro era rimasta la vecchia tradizione musicale incarnata
dalla star Nilla Pizzi, giunta seconda e terza, in coppia rispettivamente con
Tonina Torrielli e Gino Latilla.
Pubblicata dopo il Festival in quattro versioni
dalla Fonit, "Nel blu dipinto di blu" varcò i confini nazionali e
raccolse riconoscimenti di prestigio, tra cui tre Grammy (primato
che restò incontrastato per molto tempo) come "miglior disco",
"canzone" e "interprete dell'anno".
L'arrivo in America fu un trionfo colossale:
dall'esibizione al mitico Ed Sullivan Show, il programma televisivo
più popolare degli Stati Uniti, ai palcoscenici di Boston, Buffalo, Los Angeles
e New York, tutti furono conquistati dalla voce dell'artista di Polignano e
dalla coinvolgente melodia di Volare, nome con cui il brano divenne
popolare nelle radio statunitensi, conservandolo nel tempo come titolo
alternativo. Tant'è che lo stesso Modugno fu ribattezzato "Mr
Volare".
Nel frattempo si rincorrevano le versioni sulla
paternità dell'idea del ritornello. Migliacci sosteneva di esser stato ispirato
da un quadro di Marc Chagall, Modugno dal cielo osservato dalla sua
abitazione romana. Resta il fatto che "Volare" divenne in poco tempo
un inno spensierato alla proverbiale creatività e immaginazione del popolo
italiano.
Nel 2008, a cinquant'anni dal trionfo di
Sanremo, all'indimenticabile brano è stato dedicato un francobollo celebrativo.
Tutt'oggi, secondo i dati della SIAE, risulta la canzone italiana più
eseguita al mondo. Non si contano le cover eseguite da star internazionali
del calibro di David Bowie, Paul McCartney, Barry White e Ray Charles.
http://www.mondi.it/almanacco/voce/140003
Nessun commento:
Posta un commento