“L'importante
non è vincere ma partecipare.” Pierre de Coubertin
La pace e la fratellanza dei popoli attraverso lo sport
Pierre de Frédy, barone di Coubertin,
meglio noto più aristocraticamente come Pierre de Coubertin, nasce a Parigi, il
giorno 1 gennaio del 1863. Pedagogista e storico francese, è passato alla
storia per aver riproposto, in chiave moderna, i cosiddetti Giochi Olimpici, di fatto fondandoli in tutto e per tutto, almeno
nella versione nella quale sono abitualmente noti.
Sin dalle sue prime attività in ambito
educativo è sempre stato tra i maggiori sostenitori di una corretta disciplina
sportiva, da inserire all'interno di qualsivoglia programma pedagogico. Al suo
nome è legata la famosissima frase "L'importante non è vincere ma partecipare",
in realtà enunciata realmente da de Coubertin, ma appartenente al vescovo
Ethelbert Talbot, da lui per l'appunto citato (lo stesso vescovo pare abbia
preso la frase, riadattandola, da un filosofo greco, il quale disse: "L'importante
non è vincere, ma partecipare con spirito vincente").
Nasce e cresce nell'alta nobiltà
francese, quarto ed ultimo figlio della famiglia. Fino al 1880, anno del suo
diploma, trascorre un'infanzia e una adolescenza felice, sia nella sua casa
parigina, sia nel castello di proprietà familiare situato a Mirville, in
Normandia. Qui, nella quiete della campagna, il giovane Pierre si appassiona
alla vita all'aria aperta, allo sport, che ama sin da piccolissimo, e anche
alle arti, come la pittura e la musica. È un ottimo studente e consegue il
diploma dai Gesuiti.
Inoltre, suona molto bene il pianoforte
e coltiverà questo talento musicale anche in età adulta, nonostante gli impegni
di lavoro. Alla fine del periodo scolastico, nel 1880 sceglie studi politici,
anziché la carriera militare. Studia legge nella capitale francese ma, dal 1883
fino al 1890, si dedica perlopiù ad attività legate ai problemi sociali della
Francia, riflettendo su una vera riforma dell'educazione in una chiave
pedagogica moderna.
La data di svolta è il 23 giugno del
1894, quando alla Sorbona di Parigi, annuncia per la prima volta l'idea di
recuperare gli antichi Giochi Olimpici. È un vero e proprio congresso quello organizzato da
de Coubertin, il quale si fa portavoce dell'istituzione del Comitato Olimpico
Internazionale (CIO), del quale assume il segretariato generale. Come
Presidente, per legare anche dal punto di vista simbolico i nascenti giochi a
quelli che furono propri del periodo ellenico antico, viene nominato il greco
Demetrius Vikelas. D'altronde, una delle decisioni assunte durante il congresso
è che la prima Olimpiade moderna si sarebbe svolta in Grecia, ad Atene.
I primi Giochi Olimpici si tengono nel 1896. Nel frattempo Pier de
Coubertin, nel 1895, sposa Marie Rotham, che gli dà un figlio esattamente
l'anno dopo.
Nel 1897, ormai impegnatissimo in
diversi viaggi tanto in USA che in Inghilterra, il barone francese tiene il
primo vero e proprio congresso olimpico, a Le Havre, da lui presieduto. I
giochi dell'anno prima sono stati un grande successo e l'idea, non solo del
francese, è quella di replicarli ogni quattro anni.
Nel 1900 però, a Parigi, l'evento
delle Olimpiadi viene posto in secondo piano, assorbito dalla
Fiera Internazionale. La stessa cosa accade quattro anni dopo, a St. Louis. A
consolare de Coubertin, è la nascita della sua secondogenita, Renée, nel 1902.
Un momento di svolta si ha con le Olimpiadi estive del 1906, che suscitano grande interesse.
Da questo momento e fino al 1912, il nobile francese si batte in tutto il mondo
per diffondere idee sportive moderne, come quella di associazioni atletiche per
lavoratori. Inoltre aggiunge ai Giochi, particolari molto importanti dal punto
di vista simbolico, come i famosi 5 cerchi e il giuramento olimpico prima
dell'inizio delle attività sportive vere e proprie.
A Stoccolma, sempre nel 1912, in
occasione delle Olimpiadi, De Coubertin lancia la disciplina del pentathlon
moderno, da lui effettivamente inventata. Nel 1915 trasferisce il Comitato
Olimpico a Losanna e mantiene la presidenza fino ai Giochi del 1924 di Parigi,
che si rivelano un successo senza precedenti, nulla a che vedere con i
precedenti datati 1900.
A succedere alla sua presidenza è il
belga Henri de Baillet-Latour. Tuttavia il francese resta presidente onorario
del CIO e, soprattutto, fonda l'Unione Pedagogica Universale.
Dal 1926 al 1927 trova concretizzazione
un altro interesse della sua poliedrica vita: il barone francese pubblica la
sua opera di storia universale, concentrata in quattro volumi.
Ritiratosi a vita privata in Svizzera,
dedica tutte le sue ultime energie, anche economiche, per diffondere le proprie
idee sportive e pedagogiche.
Durante una passeggiata, Pierre de
Coubertin viene colto da un infarto e muore a Ginevra, il 2 settembre del 1937.
Sepolto a Losanna, il suo cuore viene successivamente seppellito a parte, in un
monumento vicino alle rovine dell'antica Olimpia, in Grecia.
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