Il fantasma
dell'Opera
Il fantasma dell'Opera (Le Fantôme de
l'Opéra) è un romanzo scritto
da Gaston
Leroux. Fu pubblicato per la prima volta come serie su Le
Gaulois dal 23 settembre 1909 all'8 gennaio 1910 ed edito in volume
alla fine di marzo 1910 da Pierre Lafitte.
Il romanzo è in parte ispirato da eventi storici all'Opera di Parigi durante il diciannovesimo
secolo e da un racconto apocrifo riguardante l'uso dello scheletro di un ex
allievo di balletto nella produzione del 1841 di Der Freischütz di Carl Maria von Weber.
È stato trasposto con successo in vari adattamenti sia cinematografici
che teatrali, i più importanti dei quali sono la rappresentazione del film del
1925 con Lon Chaney e il
musical del 1986 di Andrew Lloyd Webber.
Ambientazione
L'esperienza di giornalista suggerì a
Leroux di ambientare il romanzo alcuni anni prima della sua pubblicazione
(sotto il regno di Napoleone III) e, soprattutto, di documentarsi
minuziosamente sull'ambientazione: il Teatro dell'opera di
Parigi, l'Opéra Garnier.
Accurate, infatti, risultano le
descrizioni delle sale, dei palchi, delle dinamiche del teatro e di molti altri
particolari (alcuni aneddoti citati all'inizio della vicenda, ad esempio, sono
basati su fatti reali, rendendo la vicenda nella sua interezza ancora più
verosimile).
Trama
Nella Parigi del 1880, il popolo crede
che il Teatro dell'Opera sia infestato da un'entità sconosciuta. Un attore di
palcoscenico, di nome Joseph Buquet, viene trovato impiccato e la corda intorno
al collo scompare. Una giovane e sconosciuta soprano svedese, di nome
Christine Daaé, viene chiamata a sostituire Carlotta, primo soprano dell'Opera,
malata, in occasione della festa di pensionamento di due impresari del teatro.
La sua esibizione è un successo inaspettato. Il visconte Raoul de Chagny,
spettatore dell'evento, la riconosce come sua compagna di giochi d'infanzia e
ricorda il suo amore per lei. Cerca di incontrarla dietro le quinte, dove sente
un uomo complimentarsi con lei da dentro il suo camerino. Una volta che
Christine se n'è andata, indaga nella stanza, ma la trova vuota.
A Perros-Guirec, Christine incontra
Raoul, che le chiede della voce udita nella stanza. Christine gli dice che è
stata istruita dall'Angelo della Musica, di cui suo padre era solito parlare.
Quando Raoul suggerisce che potrebbe essere vittima di uno scherzo, lei si
arrabbia. Una notte, Christine visita la tomba del padre, dove appare una
figura misteriosa che suona il violino per lei. Raoul tenta di affrontarlo, ma
viene attaccato e messo subito fuori combattimento.
Tornati a Palazzo Garnier, i nuovi
impresari ricevono una lettera dal fantasma che gli domanda di assegnare a
Christine il ruolo principale di Margherita nel Faust. I due
ignorano le richieste, credendo che si tratti di uno scherzo, e le conseguenze
sono disastrose: Carlotta (basata su Madmoiselle Carvalho) finisce per
gracidare come un rospo e il lampadario precipita improvvisamente in mezzo al
pubblico, uccidendo uno spettatore. Il Fantasma, dopo aver rapito Christine dal
suo camerino, si rivela un uomo deforme di nome Erik. Erik intende tenerla con
lui per qualche giorno nel suo covo, ma Christine gli toglie la maschera e, con
orrore di entrambi, vede il suo volto senza naso, senza labbra, con gli occhi
infossati, che ricorda un teschio prosciugato nei secoli, coperto di carne morta
ingiallita.
Temendo di essere abbandonato, Erik
decide di tenerla con sé per sempre. Tuttavia quando, dopo due settimane,
Christine chiede di essere liberata anche Erik si dichiara d'accordo, a
condizione che lei porti sempre il suo anello e gli resti fedele. Sul tetto del
teatro, Christine racconta a Raoul del suo rapimento e gli fa promettere di
portarla in un posto dove Erik non avrebbe più potuto trovarla. Raoul risponde
a Christine che il giorno dopo avrebbe cercato di fare qualcosa, e lei si
dichiara soddisfatta. Tuttavia, Christine non ha dimenticato Erik e si
ripromette di cantare per lui un'ultima volta per dirgli addio. Erik ascolta di
nascosto tutta la conversazione.
La notte seguente, Erik, geloso e
infuriato, cerca di costringere Christine a sposarlo mentre lei si esibisce
nel Faust. Nel frattempo, Raoul è guidato da un ignoto habitué del
teatro, soprannominato il Persiano, nel covo segreto di Erik, nelle profondità
del Teatro dell'Opera. I due finiscono invece intrappolati nella stanza degli
specchi di Erik, il quale minaccia di uccidere tutti i presenti nel teatro
usando dell'esplosivo, se Christine non accetterà di sposarlo. Cristine
accetta.
Inizialmente Erik cerca di annegare
Raoul con l'acqua che doveva servire a spegnere l'esplosivo, ma Christine lo
implora offrendosi di essere la sua "sposa vivente", con la promessa
di non uccidersi subito dopo il matrimonio, come invece accadeva nel libro.
Alla fine Erik libera Raoul e il Persiano dalla sua camera di prigionia e li
lascia andare.
Quando Erik si trova con Christine da
solo, alza la sua maschera per baciarla sulla fronte e viene ricambiato. Erik
ammette di non aver mai dato o ricevuto un bacio, nemmeno da sua madre, e,
sopraffatto dall'emozione, piange con Christine e le loro lacrime "si
mescolano". Erik confessa di non essersi mai sentito così vicino a un
altro essere umano in vita sua.
Erik fa promettere al Persiano di dare
la notizia della sua morte al giornale del luogo, dato che presto sarebbe morto
davvero, morto "d'amore". Qualche tempo dopo Christine mantiene la
promessa fatta a Erik in punto di morte: ritorna nel covo di Erik, lo
seppellisce in un luogo in cui non potrà essere trovato e gli restituisce
l'anello d'oro, come Erik le aveva chiesto. In seguito un giornale del luogo
pubblica un semplice titolo: "Erik è morto". Raoul viene a scoprire
che suo fratello maggiore era stato ucciso da Erik e fugge con Christine, ed
entrambi non torneranno mai più a Parigi.
(Passaggi narrati direttamente dal
Persiano, capitolo finale della vita di Erik): Erik era il figlio di un
imprenditore edile, malformato dalla nascita. Scappò dalla nativa Normandia per
lavorare in fiere e carovane, imparando le arti circensi in Asia e in Europa,
per finire a costruire palazzi di trucchi in Persia e Turchia. Tornato in
Francia si mise una maschera sul volto e iniziò la sua attività di costruttore.
Vinto un subappalto per lavorare alle fondamenta del Palazzo Garnier, Erik si
costruì in segreto un covo per scomparire nei sotterranei del teatro, con
passaggi nascosti e altri trucchi, che gli permettevano di spiare gli
impresari, gli artisti e le maestranze
https://it.wikipedia.org/wiki/Il_fantasma_dell%27Opera
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