Consensi record
Carlo Azeglio Ciampi,
eletto al Quirinale il 13 maggio 1999 in prima votazione e con un numero record
di consensi, è il terzo capo dello Stato nella storia della Repubblica a essere
eletto al primo scrutinio dopo Enrico De Nicola e Francesco Cossiga.
Al momento della votazione, ha totalizzato 707 voti, 33 in più del quorum
richiesto, ovvero dei due terzi del Parlamento riunito in seduta comune.
Ciampi è nato a Livorno il 9 dicembre 1920. Dopo due
lauree in Lettere e in Giurisprudenza conseguite alla prestigiosa Normale di
Pisa (la prima nel '41, la seconda nel '46), ad appena ventisei anni entra a
far parte dell'altrettanto prestigiosa famiglia di via Nazionale: detto
altrimenti, entra nel selezionatissimo team della Banca d'Italia, assunto e
chiamato a prestare servizio in diverse filiali, svolgendo attività
amministrativa e di ispezione ad aziende di credito.
Nel 1960 è stato chiamato all'amministrazione centrale
della Banca d'Italia, presso il Servizio Studi, di cui ha assunto la direzione
nel luglio 1970. Segretario generale della Banca d'Italia nel 1973, vice
direttore generale nel 1976, direttore generale nel 1978, nell'ottobre 1979 è
stato nominato Governatore della Banca d'Italia e presidente dell'Ufficio
Italiano Cambi, funzioni che ha assolto fino al 28 aprile 1993. Dall'aprile
1993 al maggio 1994 è stato Presidente del Consiglio, presiedendo un governo
chiamato a svolgere un compito di transizione.
Durante la XIII legislatura è stato Ministro del
Tesoro, del Bilancio e della Programmazione Economica, nel governo Prodi (dall'aprile
1996 all'ottobre 1998) e nel governo D'Alema (dall'ottobre
1998 al maggio 1999). Dal 1993 Governatore onorario della Banca d'Italia e dal
1996 membro del consiglio di amministrazione dell'Istituto dell'Enciclopedia
Italiana.
Ha ricoperto numerosi incarichi di rilevanza
internazionale, tra cui quelli di: presidente del Comitato dei governatori
della Comunità europea e del Fondo europeo di cooperazione monetaria (nel 1982
e nel 1987); vice presidente della Banca dei regolamenti internazionali (dal
1994 al 1996); presidente del Gruppo Consultivo per la competitività in seno
alla Commissione europea (dal 1995 al 1996); Presidente del comitato interinale
del Fondo Monetario Internazionale (dall'ottobre 1998 al maggio 1999).
Dall'aprile 1993 al maggio 1994, Carlo Azeglio
Ciampi ha governato durante una fase di difficile transizione
istituzionale ed economica. Il referendum elettorale e la congiuntura
sfavorevole caratterizzata da un rallentamento della crescita economica
richiedevano immediate risposte.
Il governo Ciampi ha garantito l'applicazione della
nuova legge elettorale approvata dal Parlamento, attraverso il complesso lavoro
per la determinazione dei collegi e delle circoscrizioni elettorali, e il
passaggio da un Parlamento profondamente rinnovatosi tra la XI e la XII
legislatura. Sul piano economico gli interventi più significativi sono stati
rivolti a costituire il quadro istituzionale per la lotta all'inflazione,
attraverso l'accordo governo-parti sociali del luglio del 1993, che
segnatamente ha posto fine ad ogni meccanismo di indicizzazione ed ha
individuato nel tasso di inflazione programmata il parametro di riferimento per
i rinnovi contrattuali.
Inoltre il governo Ciampi ha dato avvio alla
privatizzazione di numerose imprese pubbliche, ampliando e puntualizzando il
quadro di riferimento normativo e realizzando le prime operazioni di
dismissione (tra cui quelle, nel settore bancario, del Credito italiano, della
Banca commerciale italiana, dell'IMI). Come Ministro del Tesoro e del Bilancio
del governo Prodi e
del governo D'Alema Ciampi
ha dato un contributo determinante al raggiungimento dei parametri previsti dal
Trattato di Maastricht, permettendo così la partecipazione dell'Italia
alla moneta unica europea,
sin dalla sua creazione.
Tra i provvedimenti più significativi di questo
periodo si ricorda la manovra correttiva della politica di bilancio varata nel
settembre del 1996 dal governo Prodi,
che ha consentito un abbattimento di oltre 4 punti percentuali del rapporto
indebitamento netto delle pubbliche amministrazioni rispetto al prodotto
interno lordo, il parametro di Maastricht di più arduo conseguimento per il
nostro Paese.
Il 13 maggio del 1999 è stato eletto, come detto in
prima votazione, decimo Presidente della Repubblica Italiana.
Carlo Azeglio Ciampi è
anche autore, oltre che di numerosi interventi e articoli, anche di alcune
pubblicazioni, fra cui si segnalano "Considerazioni Finali del Governatore
della Banca d'Italia dal 1979 al 1993", "Sfida alla disoccupazione:
promuovere la competitività europea" e "Un metodo per
governare".
Il suo mandato è terminato nel maggio 2006. Il suo
successore, undicesimo Presidente è stato Giorgio
Napolitano.
Carlo Azeglio Ciampi si
è spento a 95 anni il 16 settembre 2016, in una clinica di Roma.
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