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sabato 25 settembre 2021

Lo Sapevate Che: Will Smith: Nato a Filadelfia, in Pennsylvania, è tra gli attori più amati dai giovani, anche per via dei personaggi che ha interpretato in TV e al cinema. Il rap è la sua prima passione


Troppa gente spende soldi che non ha guadagnato, per comprare cose che non vuole, per impressionare gente che non gli piace.” Will Smith

 

Un principe al botteghino

Willard Christopher Smith Jr. nasce il 25 settembre 1968 a Philadelphia (USA), da una famiglia battista di classe media: sua madre lavora per il comitato scolastico di Philadelphia e suo padre possiede una società di refrigerazione, installazione e manutenzione di congelatori nei supermercati.

Secondo di quattro figli, Willard è un ragazzo vivace che cresce in un contesto sociale multietnico e culturalmente eterogeneo: nel suo quartiere vi è una grande presenza di ebrei ortodossi ma non distante c'è una zona abitata prevalentemente da musulmani, la sua famiglia è battista ma la sua prima scuola è una scuola cattolica, la Our Lady of Lourdes di Philadelphia, quasi tutti gli amici di Will sono neri ma i suoi compagni di scuola alla Our Lady of Lourdes sono, perlopiù, bianchi.

Per riuscire ad essere ben accettato da tutti, Will impara a sfruttare costantemente, nei rapporti con i coetanei il suo naturale carisma, cosa che, negli anni alla Overbrook High School di Philadelphia gli vale il soprannome di Prince (il principe). Will inizia come rapper all'età di dodici anni e da subito sviluppa il suo ingegnoso stile semi-comico (evidentemente dovuto alla grande influenza che ha avuto su di lui, come Will stesso ha dichiarato, Eddie Murphy), ma è solo a sedici anni che incontra l'uomo con il quale ottiene i primi grandi successi. Ad una festa a Philadelphia conosce infatti DJ Jazzy Jeff (vero nome Jeff Townes): i due diventano amici e iniziano a collaborare, Jeff come DJ e Will, che nel frattempo ha adottato il nome d'arte Fresh Prince, (modificando leggermente il suo soprannome alla scuola superiore) come rapper.

Con uno stile allegro, eccentrico e pulito, ben distante da quello del rap di quegli anni, i due ottengono subito un grande successo ed il loro primo singolo "Girls ain't nothing but trouble" (1986) anticipa il trionfo dell'album di debutto "Rock the house", facendo di Will un milionario all'età di soli diciotto anni. Tuttavia la sua ricchezza non dura molto: problemi con le tasse prosciugano il suo conto in banca costringendolo a ricostruire la sua fortuna praticamente da zero.

Fortunatamente il duo mette a segno diversi altri successi: l'album "He's the DJ, I'm the rapper" (il primo album hip-hop a guadagnarsi il doppio disco di platino), il brano "Parents just don't understand" (che fa vincere loro il Grammy per la migliore performance rap nel 1989), il brano "Summertime" (altro Grammy) e molti altri, fino all'album "Code Red", l'ultimo insieme.

La carriera di rapper di Will Smith però non finisce qui: da solista registra gli album "Big Willie style" (1997), "Willenium" (1999), "Born to reign" (2002), "Lost and found" (2005) e la raccolta "Greatest hits" (2002), dai quali vengono anche estratti singoli di enorme successo.

Già dalla fine degli anni '80, l'artista lavora però anche nel campo della recitazione, come protagonista della fortunata sit-com "Il principe di Bel-Air" (che riprende appunto il nome d'arte di Will), nata da un'idea di Benny Medina e prodotta dalla NBC, che narra le comiche vicende di uno sfacciato ragazzo di strada proveniente da Philadelphia alle prese con la vita nella più ricca zona di Los Angeles, dove si è trasferito per vivere a casa degli zii. La serie ha un ottimo successo, viene prodotta per sei anni e permette a Will Smith di farsi notare a Hollywood.

Non tardano le prime offerte e il ragazzo recita ne "I dannati di Hollywood" (1992), "Made in America" (1993) e "Sei gradi di separazione" (1993), film grazie al quale riesce ad impressionare la critica con il ruolo drammatico dell'impostore Paul. Il grande successo di pubblico arriva con il successivo "Bad boys" (1995), al quale seguono "Independence day" (1996), che gli vale una nomination come miglior attore al Saturn award (l'oscar dei film di fantascienza, fantasy e horror), "Men in black" (1997 - altra nomination al Saturn award) e molti altri, fino ai più degni di nota "Alì" (2001, film biografico sulla vita di Cassius Clay) e "La ricerca della felicità" (2006, del regista italiano Gabriele Muccino) che gli valgono entrambi una nomination al Golden globe e all'Oscar.

Vi è più di un aneddoto riguardante la recitazione di Smith in Alì: si dice, ad esempio, che il protagonista abbia rifiutato per ben otto volte la proposta di vestire i panni dell'icona Cassius Clay, convinto che nessuno sarebbe riuscito a portare sullo schermo l'abilità e il carisma del grande pugile e che, a persuaderlo, sia stata solo una telefonata del grande Muhammad Ali in persona. Una volta decisosi, Will si sarebbe dedicato anima e corpo (sottoponendosi ad un estenuante allenamento) ad entrare nella parte, tanto da guadagnarsi anche l'approvazione di Sugar Ray Leonard e da fargli descrivere il fervore che l'avrebbe pervaso nel dedicarsi al ruolo con parole che forse meglio di qualsiasi altre sintetizzano il mix di determinazione e comicità che caratterizza l'attore statunitense: "Sono viagra umano, sono Willagra".

Film successivi sono "Io sono leggenda" (2007), che gli vale il Saturn award come miglior attore e "Hancock" (2008 - altra nomination al Saturn award), prima dei quali rifiuta, forse unico "Neo" della carriera dell'attore afroamericano, la parte di Neo in Matrix, preferendo in quel periodo recitare in "Wild Wild West" (1999). Commenterà la sua scelta dicendo di non avere rimpianti, dato che la prova di attore di Keanu Reeves è stata superiore a quella che avrebbe potuto fornire lui.

La sua vita privata è segnata da due matrimoni: uno nel 1992 con Sheree Zampino che gli da un figlio, Willard Christopher III e, dopo il divorzio del 1995, l'altro, nel 1997, con l'attrice americana Jada Pinkett, unione dalla quale nascono, nel 1998 Jaden Christopher Syre e nel 2000 Willow Camille Reign.

Ha detto di aver studiato diverse religioni, tra cui Scientology dell'amico Tom Cruise, della quale ha avuto modo di dire molte cose positive come ad esempio "Penso che in Scientology ci siano un sacco di idee brillanti e rivoluzionarie e che non hanno niente a che vedere con la religione" e, ancora: "[...]Il novantotto per cento dei principi di Scientology sono identici ai principi della Bibbia[...]". Tuttavia ha negato di aver aderito alla chiesa di Scientology: "Sono un Cristiano studente di tutte le religioni e rispetto tutte le persone e tutti i percorsi".

La famiglia Smith fa costantemente molta beneficenza a diverse organizzazioni, solo una delle quali è Scientology, e ha contribuito alla realizzazione di diverse scuole, il che indica grande sensibilità ai problemi della gente comune ma anche enorme disponibilità economica.

Con i 5 milioni di dollari ottenuti per "Men in black", i 14 per "Nemico pubblico" e i 20 per "Alì", "Men in black II" e "Bad Boys II" e i 144 milioni guadagnati al botteghino da "Io robot", i 177 da "Hitch" e i 162 da "La ricerca della felicità", Will Smith è uno degli attori più pagati e più remunerativi (quindi più influenti) di Hollywood e, sicuramente, uno dei più grandi artisti "trasversali" degli ultimi decenni. Nel 2012 torna nelle sale con "Men in Black 3", terzo capitolo della saga. L'anno seguente esce un nuovo film, di cui scrive il soggetto: protagonista insieme a lui è ancora il figlio Jaden (che aveva debuttato ne "La ricerca della felicità"): il film di genere fantascientifico si intitola "After Earth".

Altri film di rilievo da ricordare sono "Sette anime" (Seven Pounds, 2008), ancora con il regista italiano Gabriele Muccino; "Focus - Niente è come sembra" (2015, di Glenn Ficarra); Zona d'ombra (Concussion, 2015), regia di Peter Landesman; "Suicide Squad" (2016) di David Ayer; "Collateral Beauty" (2016) di David Frankel. Dopo l'affascinante "Gemini Man" (2019), nel 2020 recita nell'ultimo capitolo della trilogia di Bad Boys, dal titolo "Bad Boys for Life".

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