“La vertigine
non è paura di cadere, ma voglia di volare.” Jovanotti
Un capo tribù che balla
Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti, è nato il 27
settembre del 1966 a Roma. La sua famiglia è originaria di Cortona, un piccolo
e incantevole borgo in provincia di Arezzo dove Lorenzo trascorre lunghi
periodi da bambino. La passione per la musica inizia sin da giovanissimo: si
cimenta come dj in varie radio e nelle discoteche di Roma.
Gli esordi di Jovanotti sono legati ad una sorta di
musica dance che mescola i nuovi suoni dell'hip hop d'oltreoceano, un genere
decisamente poco conosciuto nell'Italia degli anni Ottanta. La sua immagine è
scanzonata e fracassona, molto diversa da quella che esibisce oggi. E che il
suo sia un orientamento artistico iper-commerciale lo testiomonia il suo
mentore e scopritore, quel Claudio Cecchetto titolare
di tante altre rivelazioni pop.
Lorenzo Cherubini debutta quindi su Radio Deejay (di
Cecchetto) e diventa Jovanotti. Leggendaria è rimasta la notte di capodanno tra
il 1987 e il 1988 durante la quale Lorenzo resta incollato ai microfoni di
Radio Deejay per ben otto ore di fila, senza alcuna interruzione.
I suo primi successi incisi alla tenera età di 19
anni, un'età in cui evidentemente i ragazzi italiani sono ancora
tendenzialmente immaturi, hanno titoli che già di per sé sono tutto un
programma: si va dal mitico "Gimme five" a "E' qui la festa?",
tutti hit poi inseriti nel primo album, "Jovanotti for president";
intanto con lo pseudonimo di Gino Latino Jovanotti pubblica anche musica più
marcatamente dance.
Mentre "La mia moto", il suo secondo album,
vende circa 600.000 copie il successo lo porta all'edizione 1989 del festival
di Sanremo, con la canzone "Vasco", nella quale fa il verso a Vasco Rossi,
uno dei suoi idoli.
Oltre alla musica Lorenzo si impegna anche in tv con
"Deejay television" e "1, 2, 3 casino", senza dimenticare
"Yo, brothers and sisters", la prima fatica "letteraria"
del ragazzone festaiolo.
Nessuno poteva all'epoca sospettare quale sarebbe
stata l'evoluzione dell'artista. Una prima, timida svolta artistica si ha con
"Giovani Jovanotti" che comprende brani un poco più meditati come
"I numeri", "Ciao mamma" e "La gente della
notte", anche se nello stesso anno partecipa con Pippo Baudo all'edizione
di "Fantastico", a cui contribuisce con slogan come "50%
contenuto e 50% movimento", direttamente mutuato dal terzo album del 1991,
"Una tribù che balla".
L'anno dopo, in un soprassalto di coscienza civile,
realizza il singolo "Cuore", per ricordare il giudice Giovanni Falcone morto
nella strage
di Capaci.
Con il disco seguente "Lorenzo 1992", rimane
in classifica per molte settimane. Al disco segue un tournè con Luca Carboni:
i due si alternano sul palco e propongono duetti insoliti. E' il periodo di
canzoni che hanno segnato la carriera di Jovanotti come, "Sono un ragazzo
fortunato" e "Non m'annoio".
Dello stesso anno è la collaborazione
"estiva" con Gianna Nannini in
"Radio baccano".
Con il passare degli anni e delle canzoni, cambiano i
testi e gli ideali di Lorenzo: "Lorenzo 1994" non è solo un album ma
un modo di vedere la vita, siglato dal celebre "Penso positivo"
(apprezzato anche dall'Osservatore Romano).
Oltre a questo sono sicuramente da ricordare
"Serenata rap" e "Piove", canzoni d'amore che arrivano di
corsa in vetta alle classifiche. La scalata nelle hit parade non si limita
all'Italia: ben presto "Serenata rap" diventa il video più trasmesso
in Europa e in Sud America.
L'album è accompagnato dal secondo libro
"Cherubini".
Nel 1994 Jovanotti si esibisce in una lunga tournè che
lo vede impegnato sia in Italia che in Europa, prima da solo e poi insieme
con Pino Daniele ed Eros Ramazzotti.
E' un anno importante grazie anche alla creazione dell'etichetta discografica
"Soleluna".
Nel 1995 esce la prima raccolta "Lorenzo
1990-1995" con due brani inediti "L'ombelico del mondo" e "Marco Polo".
Con il primo dei due brani Lorenzo partecipa agli MTV music awards come miglior
cantante europeo.
Il 1997 è l'anno de "L'albero", album che
approda alle tendenze multietniche della musica internazionale ma che non
soddisfa la voglia di fare e la curiosità di Lorenzo. Comincia così ad
occuparsi di pittura, tanto da arrivare ad esporre le sue opere al Brescia
Music Art, ed esordisce come attore nel film di Alessandro D'Alatri "I
Giardini dell'Eden" .
Partecipa anche a due tributi: uno è "The
Different You" dedicato a Robert Wyatt e un altro dedicato a Gershwin intitolato
"Red, Hot + Rhapsody".
Un altro progetto discografico è "Artisti Uniti
per gli Zapatisti del Chapas", compilations che raccoglie fondi per la
costruzione di un ospedale in Messico.
Ad ottobre esce un altro libro: si tratta de "Il
grande boh", diario dei suoi ultimi viaggi. Altra soddisfazione (stavolta
del tutto personale) nel 1999 quando Francesca, la sua compagna, dà alla luce
Teresa.
Jovanotti, comprensibilmente euforico, compone
"Per te", una ninna nanna dedicata proprio alla primogenita.
Con l'uscita di "Capo Horn", l'estate del
1999 è segnata da "Un raggio di sole", secondo singolo dell'album.
Sempre nel giugno di quell'anno Lorenzo aveva già dato vita, con Ligabue e Piero Pelù,
ad una canzone-manifesto, "Il mio nome è mai più" (con tanto di video
girato da Gabriele
Salvatores), brano antimilitarista e dalle
connotazioni pacifiste.
Il brano vince due PIM, come miglior video e miglior
canzone dell'anno. Tutti i proventi della vendita del CD sono stati comunque
devoluti all'associazione "Emergency".
Ma l'impegno di Lorenzo è poi proseguito nel tempo con
altre iniziative di pregio. Memorabile la sua esibizione al festival di Sanremo
2000 con il brano inedito "Cancella il debito", un pezzo che ha
consentito a molti giovani di venire a conoscenza del drammatico problema dei
debiti gravanti sui paesi del terzo mondo.
Dopo l'album "Il quinto mondo" del 2002,
Jovanotti torna nel 2005 con "Buon Sangue", uscito a metà del mese di
maggio, preceduto dal singolo "(Tanto)3" (tanto al cubo), un pezzo
con elementi funk, elettronica, rock e soprattutto hip hop.
Dopo alcune collaborazioni nel 2007 tra cui Negramaro
e Adriano
Celentano, all'inizio del 2008 esce il nuovo
disco "Safari", che contiene la bellissima "A te". Nel 2009
pubblica il doppio disco "OYEAH", solo per il mercato americano.
Torna in studio per far uscire un nuovo album di inediti nel 2011: il titolo è
"Ora".
Per celebrare i 25 anni di attività alla fine di
novembre del 2012 esce la raccolta "Backup - Lorenzo 1987-2012". Alla
fine di febbraio del 2015 pubblica il disco "Lorenzo 2015 CC.": è il
suo 13° album in studio e contiene il considerevole
https://biografieonline.it/biografia-lorenzo-cherubini numero di 30 nuove
canzoni.
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