“La macchina
da presa mente in continuazione, mente ventiquattro volte al secondo.” Brian
De Palma
Principe del brivido
Oggi evocare il nome di Brian De Palma ha il sapore
della rievocazione hitchcockiana.
Ormai da tutti riconosciuto come il degno erede del maestro del brivido Alfred Hitchcock,
infatti, De Palma non solo ha rivisitato degnamente gli stili e i modi del suo
grande predecessore ma ha anche contribuito con la sua opera al mantenimento di
un genere, il thriller, che fa della suspance e della tecnica narrativa i suoi
punti di forza (lontano, insomma, da quegli effetti grandguignoleschi che così
spesso ammorbano i titoli del genere).
Nato a Newark, New Jersey (USA) l'11 settembre 1940,
Brian Russel De Palma trascorre la giovinezza a Philadelphia dove la famiglia
si trasferisce quando lui ha appena 5 anni. I suoi interessi principali
inizialmente sono rivolti alla scienza e alla tecnica, forse influenzato dal
padre, eccellente chirurgo ortopedico. Nella famiglia De Palma si nascondeva un
altro genietto, il fratello maggiore Bruce, che compì in seguito brillanti
studi di fisica, mentre il terzo, Bart, è un appassionato di pittura. Anche la
madre, cantante lirica, non è da meno in questa eccezionale famiglia, anche se,
per seguire la famiglia, rinuncerà quasi del tutto alle sue ambizioni
artistiche.
Al liceo l'ultimo nato della famiglia De Palma viene
considerato dagli insegnanti uno studente dal talento innato per l'elettronica,
mentre i compagni lo ricordano come "un ragazzo affascinato dal
funzionamento degli oggetti più svariati, capace di passare ore intere a
smontare da cima a fondo apparecchi radiofonici o sintonizzatori per
comprenderne con esattezza la meccanica interna" (se ne troverà una
traccia nel Keith Gordon di "Home movies" e "Vestito per
uccidere", nonché nel John Travolta di
"Blow out".
La svolta decisiva avviene quando De Palma dovendo
conseguire il diploma di fisica, arriva da matricola alla Columbia University,
college newyorkese tra i più sbilanciati verso le materie umanistiche, e sulla
scia della sua vocazione scientifica "scopre" il mondo dello
spettacolo, dedicandosi al teatro e, in seguito, al cinema sperimentale.
Ottenuto il suo diploma, De Palma riesce nell'impresa di ottenere una borsa di
studio presso un altro istituto newyorkese, il Sarah Lawrence College. Per lui
questa è un'opportunità importante che gli consente di lavorare a stretto
contatto con quello che considera il suo primo e unico maestro, Wilford Leach,
che appunto insegna al Sarah Lawrence.
Leach - che in seguito diventerà famoso a Broadway per
la regia di uno degli spettacoli più di successo degli anni '70, "The
Pirates Of Penzance" - conosce De Palma ai tempi della sua frequentazione
dei Columbia Players, e lo prende sotto la propria ala protettiva, dandogli
consigli in merito a tutto quello che un giovane autodidatta, abituato a girare
piccoli film a costo zero, non può avere ancora del tutto assimilato: il
rapporto con gli attori, la scrittura, la scenografia.
Il geniale De Palma impara in fretta la lezione. I
successivi capolavori, fra cui si annoverano "Carlito's way" (con Al Pacino),
"Gli
intoccabili" (Kevin Costner, Sean Connery, Andy Garcia)
o "Scarface"
(ancora Al
Pacino), sono lì a testimoniarlo. Secondo la
rivista americana "Variety" nessuno meglio di Brian De Palma è capace
di ottenere il massimo della tensione e della suspense.
L'enorme talento di artigiano delle immagini, l'uso
disinvolto dello split screen, la capacità disarmante nell'uso del rallentatore
senza annoiare, bensì col fine di aumentare il coinvolgimento, fa di De Palma
uno dei registi più originali e più emozionanti degli ultimi vent'anni.
Nel 1986 ha diretto il video musicale di Bruce
Springsteen: "Dancing in the Dark" (in
cui compare anche l'attrice Courtney
Cox). E' stato sposato con, l'attrice Nancy
Allen, che ha utilizzato in quattro dei suoi film dal 1979 al 1983, con Gale
Anne Hurd (seconda moglie di James
Cameron), e dal 1995 al 1997 con Darnell De
Palma, dalla quale ha avuto una figlia, Piper, nata il 21 ottobre 1996.
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