Nata a Bolzano, in Trentino-Alto Adige, la sua
carta d'identità recita Dietlinde Gruber, nome che tradisce le origini
altoatesine (parla il tedesco come l'italiano) e che più tardi addolcisce con
il diminutivo Lilli. Dopo la gavetta nell'emittente locale Telebolzano e
sui quotidiani L'Adige e Alto Adige, nel 1982
approda come professionista a "Sender Bozen", il canale RAI in lingua
tedesca.
Spostata due anni dopo al TG3 Regionale del
Trentino-Alto Adige, di qui passa al secondo canale dove, in qualità di corrispondente
di politica estera, segue da vicino il crollo del muro di Berlino, completando
la sua ascesa professionale quando diventa la prima donna a condurre il
telegiornale di prima serata. Promossa nella rete ammiraglia, dal 1990 ai
primi anni duemila racconta per il TG1 i fatti principali di politica
internazionale, dalla guerra del Golfo al conflitto israelo-palestinese.
In prima linea nella denuncia di scarsa libertà
d'informazione nel Bel Paese, nel 2004 imbocca la strada della politica
candidandosi al Parlamento europeo per la coalizione di
centrosinistra "Uniti per l'ulivo" e risultando prima assoluta degli
eletti nelle sue circoscrizioni. L'irresistibile richiamo del "primo
amore" la spinge a dare le dimissioni quattro anni dopo (rinunciando alla
pensione da deputato) e ad accettare la conduzione del programma Otto e
mezzo, che si conferma negli anni tra i talk show più seguiti.
Attiva anche come autrice, tra i suoi libri più
venduti "I miei giorni a Bagdad" (che supera le 100mila copie vendute)
e il romanzo familiare Eredità, edito nel 2012 da Rizzoli.
http://www.mondi.it/almanacco/voce/615001
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