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domenica 30 aprile 2023

Lo Sapevate Che: Finisce la guerra in Vietnam: «Questa è un sporca guerra crudele ma spero che voi a casa riusciate a capire perché la combattiamo». Furono le ultime parole indirizzate da un soldato americano alla sua famiglia, prima di morire in battaglia nel 1969. Sei anni dopo terminava uno dei conflitti più sanguinosi del Novecento, che avrebbe lasciato sul terreno i corpi straziati di milioni di innocenti e di giovani soldati mandati a morire senza un perché.


Iniziata ufficialmente nel 1955, la guerra in Vietnam aveva visto intensificarsi l'intervento statunitense nel 1964, con bombardamenti a tappeto e attacchi via terra. Teatro degli scontri era stato in prevalenza il territorio del Vietnam del Sud, dove le forze insurrezionali filo-comuniste (chiamati Viet Cong) si opponevano al regime fantoccio sostenuto dagli USA in funzione antisovietica.

Dieci anni di strategie militari fallimentari e di proteste dell'opinione pubblica americana per le ingenti perdite umane portarono il governo Nixon, indebolito dallo scandalo Watergate, a decidere il totale ritiro delle truppe e a firmare la pace di Parigi nel gennaio del 1973. La promessa di non far mancare aiuti economici e militari alle truppe governative del Vietnam del Sud non venne mantenuta, per la ferma opposizione del Congresso USA e il venir meno dei poteri del Presidente in carica.

Questo scenario spianò la strada all'offensiva finale della milizia comunista (sostenuta su larga scala da Cina e URSS), lanciata nel 1975 in barba agli accordi di pace. Il 30 aprile dello stesso anno avvenne l'ultimo atto della guerra con la caduta di Saigon e la presa del potere da parte del regime comunista del Vietnam del Nord, che unificò il paese dando vita, il 2 luglio del 1976, alla Repubblica Socialista del Vietnam.

Si concluse così uno dei conflitti più feroci del XX secolo, nel corso del quale vennero lanciati esplosivi in un numero superiore a quelli utilizzati su tutti i fronti della Seconda guerra mondiale. In più le forze USA utilizzarono un nuovo tipo di bombe al napalm, contenenti fosforo bianco e per questo in grado di amplificare gli effetti distruttivi sugli esseri umani e sull'ambiente naturale.

Il bilancio finale dei morti consegnò numeri drammatici su entrambi i fronti: 4 milioni di civili e un milione di soldati tra i vietnamiti, 58.226 tra i soldati USA. A questo si aggiunse un numero imprecisato di feriti, in molti rimasti mutilati e invalidi per il resto della vita. Sul piano economico le operazioni belliche costarono alle casse di Washington circa 165 miliardi di dollari.

I racconti dal fronte dei soldati, scioccati dai massacri di civili e dalla violenza dei combattimenti, colpirono profondamente l'opinione pubblica americana e non solo, alimentando un ampio movimento pacifista e di contestazione alla politica estera aggressiva degli Stati Uniti, che alla fine influì sul corso degli eventi e portò a cambiamenti epocali nella società; su tutti l'abolizione della leva obbligatoria nel 1973.

In ottica "guerra fredda", l'esito finale del conflitto sancì una sconfitta bruciante per la superpotenza americana e segnò profondamente la politica estera successiva, vincolando i poteri del Presidente di impegnare truppe su un fronte di guerra all'assenso del Congresso.

http://www.mondi.it/almanacco/voce/676001

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