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lunedì 17 aprile 2023

Lo Sapevate Che: Karen Blixen e la sua Africa: «Io conosco il canto dell'Africa, della giraffa e della luna nuova africana distesa sul suo dorso, degli aratri nei campi e delle facce sudate delle raccoglitrici di Caffè».

 

Da questo monologo, reso celebre dal cinema, si evince il grande amore che la scrittrice e pittrice danese Karen Christentze Dinesen nutriva per l'Africa. Nota al pubblico con lo pseudonimo Karen Blixen, a ventotto anni si trasferì nel "continente nero" insieme al cugino, con l'idea di gestire una fattoria con annessa piantagione di caffè. I due si sposarono e misero in atto il loro progetto, che successivamente andò incontro al fallimento dopo la fine del matrimonio. Costretta a ritornare in Danimarca nel 1931, tre anni dopo diede alle stampe il suo romanzo capolavoro, "La mia Africa", che nel 1985 fu trasposto in un film da Sydney Pollack (nel cast Meryl Streep e Robert Redford), vincitore di ben 7 Premi Oscar. Nel 2010, nel 125° anniversario della nascita di Blixen, Google ha pubblicato un doodle locale (visibile in Danimarca), che ritrae la scrittrice sullo sfondo di un tipico paesaggio africano.

http://www.mondi.it/almanacco/voce/129001

Karen Blixen, Danese di nascita ma africana nel cuore, nelle sue opere cantò il meraviglioso spettacolo naturalistico del continente nero.

Nata a Rungsted e morta a Copenaghen nel settembre del 1962, Karen Christentze Dinesen, baronessa von Blixen-Finecke, cominciò giovanissima a scrivere racconti, pubblicati a partire dal 1901 con lo pseudonimo di Osceola. A 28 anni si trasferì con il cugino in Kenya, dove prese a gestire una fattoria e una piantagione di caffè.

Un'esperienza che le cambiò la vita, ispirando il romanzo capolavoro La mia Africa, pubblicato nel 1937. Il libro ispirò nel 1985 l'omonimo film di Sydney Pollack (nel cast Meryl Streep e Robert Redford), vincitore di ben 7 Premi Oscar. Autrice di una ventina tra romanzi e raccolte di racconti, Karen Blixen fu sepolta nel parco della sua residenza a Copenaghen (oggi "casa museo"), trasformato per suo volere in riserva ornitologica.

http://www.mondi.it/almanacco/voce/5678002

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