Il progetto è avviato tre anni prima dallo stesso
Jobs, che chiede ai tecnici della company di Cupertino di
realizzare un telefonino dal design avveniristico, con un solo tasto e che si
possa controllare soltanto con le dita, niente pennini.
Ne viene fuori un dispositivo
multifunzione, che alle tradizionali caratteristiche di un cellulare
associa quelle proprie di un palmare e di un iPod. Le possibilità
sono diverse: navigazione in internet; foto ad alta risoluzione; chat in
diretta; download di musica e film; invio di email; utilizzo di Google Maps.
Altrettanto innovativo il funzionamento, legato
a uno schermo touchscreen estremamente sensibile e a
un'interfaccia semplice e intuitiva; un gesto destinato a fare scuola è
il pinch to zoom, una tecnica che permette di ingrandire e
rimpicciolire un'immagine, semplicemente allargando o avvicinando due dita.
Gli ingredienti per farne un prodotto di
successo ci sono tutti, manca solo un'efficace campagna di marketing e su
questo piano la Apple e il suo massimo dirigente non conoscono rivali.
Preceduta da anticipazioni e smentite, arriva la presentazione ufficiale
al Moscone Center di San Francisco, per l'annuale appuntamento
con il Macworld Conference & Expo, fiera evento dedicata alle
novità griffate con la "mela morsicata".
Steve si presenta sul palco sulle note di «I
feel good» di James Brown. L'abbigliamento casual (dolcevita nero e
jeans) è quello che utilizza in queste occasioni e che rimarrà in futuro un
aspetto identitario del personaggio. L'esordio è in linea con il clima
"epico" di attesa alimentato nelle settimane antecedenti: «Siamo
qui per scrivere un pezzo di storia».
La risposta del pubblico in platea e sul mercato
non sconfessa la promessa di Jobs. Nella sola giornata del 29 giugno, data di
uscita nei negozi, se ne vendono oltre 520mila, con persone che pur di
accaparrarselo si mettono in fila quattro giorni prima (come accade al Cube,
l'Apple Store di Manhattan).
Due mesi più tardi, il primo modello tocca il
primo milione di vendite soltanto negli Stati Uniti. In Europa
non viene lanciato subito ufficialmente ma attraverso il mercato parallelo ne
vengono acquistati migliaia di esemplari. Numeri record che inaugurano la sfida
ai colossi Nokia, Sony e Motorola.
Al modello di lancio seguono fino al 2011
quattro generazioni di iPhone che spostano sempre più in alto l'asticella
dell'iniziale spinta rivoluzionaria. A partire dal 3G del 2008
con il quale debutta l'App Store, che permette agli utenti di scaricare,
gratis o a pagamento, le applicazioni. Apple fa da apripista anche in questo
caso, ispirando la nascita di sistemi simili.
Nel 2012 è la volta dell'iPhone 5, che
nel primo fine settimana infrange tutti i record: 5 milioni di esemplari
venduti! Il 2013 saluta l'uscita del 5S e del 5C (quest'ultimo
è il primo iPhone realizzato con involucro completamente in policarbonato),
seguiti, l'anno seguente, dalle versioni "6" e "6 plus".
Il 28 luglio 2016, Tim Cook (CEO Apple) annuncia
la vendita di un miliardo di iPhone, mentre a settembre arrivano le
versioni "7" e "7 plus". Un anno dopo è il momento delle
versioni "8", "8 plus" e "X". Il 12 settembre
2018 l'Apple presenta le versioni XS, XS Max e XR. Negli anni successivi
continua l'evoluzione con i modelli 11 iPhone 11 Pro e Pro Max (2019), SE di
seconda generazione e 12, 12 Mini, 12 Pro e 12 Pro Max (2020), 13, 13 Mini, 13
Pro e 13 Pro Max e il chip A15 Bionic (2021).
http://www.mondi.it/almanacco/voce/45007
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