La lampada al neon (nota
anche come luce al neon) è un tipo di lampada
a scarica costituita da un bulbo
di vetro trasparente contenente gas neon a bassa pressione. Fu inventata da Georges
Claude e venne presentata
al Grand Palais di
Parigi il 9 novembre del 1909.
Rispetto alle fluorescenti
Nel linguaggio comune vengono chiamate
erroneamente lampade al neon le lampade fluorescenti usate per
l'illuminazione di uffici ed abitazioni, le quali sfruttano un meccanismo
leggermente differente per produrre luce. A differenza di queste, le lampade al
neon propriamente dette sono trasparenti ed emettono una luce arancione di
debole intensità. Sono impiegate più per funzioni di segnalazione che di
illuminazione.
In realtà, accanto alle comuni lampade al
neon trasparenti esistono delle varianti opache, che emettono luce blu o verde.
Esse sono basate pressappoco sullo stesso principio dei classici
"tubi" fluorescenti da illuminazione: all'interno c'è una miscela di
gas simile, che produce radiazioni quando si alimenta la lampadina, e l'interno
è rivestito di polveri speciali che trasformano le radiazioni ad altissima
frequenza in luce visibile.
Le Nixie sono delle
lampade multistrato in cui un singolo catodo di forma adeguata viene
alimentato.
Uso
Piccole lampade al neon con dimensioni
intorno al centimetro (indicate con la sigla NE-2 ma comunemente dette "a
sperone") sono utilizzate come spie rivelatrici dove siano presenti
tensioni relativamente elevate. Un caso tipico è nel cercafase. Nell'uso come spia di segnalazione,
specialmente in sistemi a bassissima tensione, alla lampada al neon
è attualmente preferito il LED.
In altri usi particolari si sfrutta la
caratteristica di improvviso superamento di una soglia di tensione, in modo
simile ai diodi Zener, per esempio nell'innesco dei TRIAC o in oscillatori a rilassamento.
Fu un socio e collaboratore di
Claude, Jacques
Fonseque, a intuirne l'impiego nella pubblicità. Nel 1912 vendette e installò la
prima insegna luminosa commerciale a una bottega di barbiere in Boulevard Montmartre: recava la scritta
"Palais
Coiffeur".
Funzionamento
La lampada al neon, come tutte le
lampade a scarica, richiede di essere alimentata in limitazione di corrente;
per questo nei modelli di piccola potenza le si pone in serie un resistore. La tensione di innesco è circa
150 volt. Alimentando a
corrente continua, si produce luce solo in prossimità dell'elettrodo negativo.
Applicando corrente alternata, come per esempio nelle insegne dei locali
pubblici, entrambi gli elettrodi sembrano emettere luce a causa della frequente
inversione. Questa caratteristica permette di scoprire il tipo di elettricità,
ed eventualmente la sua polarità.
https://it.wikipedia.org/wiki/Lampada_al_neon
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