“Si può soltanto diventare filosofo, non esserlo.
Appena crediamo di esserlo smettiamo di diventarlo.”
Friedrich Schlegel
Il principio del Romanticismo
Karl Wilhelm Friedrich von Schlegel nasce il 10 marzo
del 1772 ad Hannover, figlio di Johann Adolf, un pastore protestante, e di una
insegnante di matematica. Una famiglia colta la sua, che tenta di indirizzarlo
verso una carriera di commercio. Friedrich Schlegel studia
diritto tra Gottinga e Lipsia, anche se in realtà le sue passioni sono
rappresentate dalla poesia e dalla letteratura.
Nel 1794 si trasferisce a Dresda, dove - poco più che ventenne
- compone e porta a termine le sue prime opere. "Von der Schule der
grichieschen Poesie", concluso nel 1794, e "Uber das Studium
der griechischen Poesie", risalente a un paio di anni più tardi.
Sulla poesia greca
Questi testi possono essere considerati come
un'esaltazione della poesia greca, che viene reputata dall'autore realmente
oggettiva, sulla base di linee interpretative non troppo lontane rispetto alla
differenziazione schilleriana tra poesia sentimentale e poesia ingenua.
Quella greca è una poesia spontaneamente e
intrinsecamente armonica, diversa da quella moderna che, invece, non è in grado
di raggiungere la vera perfezione perché ritenuta soggettiva.
Friedrich Schlegel e la
nascita del Romanticismo
In seguito Friedrich Schlegel si
sposta a Jena, prima di arrivare nel 1797 a Berlino, dove entra in contatto con
il filosofo e teologo Schleiermacher e il poeta Novalis,
tra coloro che diventeranno gli esponenti più importanti del primo Romanticismo.
Nel 1798 fonda, insieme con il fratello August Wilhelm,
una rivista intitolata "Athenaeum", che diventa a sua volta
organo del primo Romanticismo. Nel frattempo Schlegel si dedica alla scrittura
di saggi incentrati su Carl Jacobi, Über Lessing e Goethe.
Testi che costituiscono un esempio di uno stile di critica letteraria nuovo.
Tra il 1798 e il 1799 porta a termine "Geschichte
der Poesie der Griechen und der Roemer" e un romanzo, intitolato
"Lucinde", che diventa bersaglio di molteplici contestazioni a
causa del suo modo di presentare e affrontare la concezione romantica
dell'amore, in maniera spregiudicata.
Una nuova concezione di
poesia
Successivamente Friedrich Schlegel pubblica
una interessante serie di frammenti, tra la rivista "Lyceum" e
"Athenaeum", in cui sono inclusi i principi del suo modo di concepire
la poesia. Qui sviluppa e amplia concetti già contenuti nei primi scritti, pur
in un contesto di un entusiasmo classicistico meno sentito. Schlegel mette in
evidenza, in particolare, la connessione tra la poesia romantica e
l'assenza di una mitologia in grado di svolgere lo stesso compito che fu svolto
dalla mitologia greca, da cui era derivata la poesia classica.
Mette in evidenza anche altri caratteri fondamentali
della civiltà moderna, come l'insopprimibile e ineluttabile presenza
dell'aspirazione a ricercare ed esprimere l'infinito, nel solco di quanto
propugnato dal cristianesimo.
Il nuovo secolo
Nel 1801, anno in cui muore Novalis,
solo ventinovenne, Schlegel si trasferisce a Berlino. La scomparsa dell'amico,
che segna la conclusione del primo romanticismo, rappresenta - però - un duro
colpo da sopportare, che lo porta ad allontanarsi progressivamente dal Romanticismo.
Dopo avere tenuto a Colonia un corso di filosofia,
Friedrich fonda a Parigi una rivista nuova, denominata "Europa",
mentre amplia i propri interessi verso le letterature romanze, e in particolare
quella spagnola.
Nel 1808 dedica alla letteratura indiana "Uber
die Sprache und Weisheit der Inder" (Sulla lingua e sulla saggezza
degli Indù - che dimostra il suo interesse nuovo nei confronti delle culture
orientali).
La conversione al cattolicesimo
In questo periodo si converte al cattolicesimo.
Quattro anni più tardi a Vienna tiene le "Vorlesungen uber die
Geschichte der alten und der neuen Literatur" (Storia della
letteratura antica e contemporanea, lezioni), che verranno poi pubblicate poco
dopo.
Nel 1814 lo scrittore tedesco è a Vienna al servizio
di Metternich.
Qui dà alle stampe una storia della letteratura antica molto interessante.
Schlegel non è più, tuttavia, il romantico dei primi tempi, essendosi
trasformato nel più tradizionalista dei cattolici. Più tardi fonda altre due
riviste, entrambe nate con l'obiettivo di pubblicizzare un rinnovamento totale
della cultura e della vita tedesca prendendo spunto da un cristianesimo da
intendere in un'ottica romantica. Sono intitolate rispettivamente "Deutsches
Museum" e "Concordia".
Negli ultimi anni della propria vita tiene lezioni
dedicate sempre a questi temi, come dimostrano "Philosophie des Lebens"
(Filosofia di vita), "Philosophie der Geschichte" (Filosofia
della storia) e "Philosophie der Sprache und des Wortes"
(Filosofia del linguaggio e della parola). Karl Wilhelm Friedrich von Schlegel
muore il 12 gennaio del 1829 a Dresda, all'età di 56 anni.
https://biografieonline.it/biografia-friedrich-schlegel
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