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venerdì 10 settembre 2021

Lo Sapevate Che: Luigi Ciotti: Don Pio Luigi Ciotti è un presbitero e attivista italiano, ispiratore e fondatore dapprima del Gruppo Abele, come aiuto ai tossicodipendenti e altre varie dipendenze, quindi dell'Associazione Libera contro i soprusi delle mafie in tutta Italia. Wikipedia


La mafia è una merda.” Luigi Ciotti

 

Con gli ultimi, contro ogni male

Don Ciotti (Luigi Ciotti) nasce il 10 settembre del 1945 a Pieve di Cadore, in provincia di Belluno. Trasferitosi con la famiglia a Torino cinque anni più tardi, nel 1965 dà vita a quello che diventerà il Gruppo Abele, un gruppo di impegno giovanile creato con alcuni amici, che prevede - tra l'altro - la nascita di comunità per adolescenti alternative alla prigione e un progetto educativo nelle carceri minorili.

Nel frattempo studia nel seminario di Rivoli, in provincia di Torino, per poi essere ordinato sacerdote nel novembre del 1972 dal cardinale Michele Pellegrino. Nel 1973 Don Luigi Ciotti con il Gruppo Abele inaugura un luogo di accoglienza per i ragazzi tossicodipendenti, il Centro Droga: si tratta della prima esperienza di questo tipo in Italia.

Mentre si dedica all'accoglienza di persone in difficoltà, si impegna anche a livello culturale contribuendo alla realizzazione dell'Università della Strada; sul fronte politico, invece, fornisce un contributo per la nascita della Legge 685, la prima legge italiana riguardante l'utilizzo delle droghe non di carattere repressivo.

Sempre con il Gruppo Abele don Ciotti allarga il proprio raggio di azione: oltre ad accogliere i ragazzi con problemi di droga, affronta il disagio sociale in termini più ampi, creando spazi di ascolto e focalizzando l'attenzione anche su altre forme di dipendenza. Dalla fine degli anni Settanta, inoltre, il gruppo si impegna in un progetto in Vietnam, aprendosi alla cooperazione internazionale.

Don Luigi Ciotti negli anni '80

Nel 1982 don Luigi Ciotti contribuisce alla realizzazione del CNCA, il Coordinamento Nazionale delle Comunità di Accoglienza, di cui diventa presidente, mentre quattro anni più tardi è uno dei fondatori della LILA, la Lega Italiana per la Lotta contro l'Aids, un'associazione che vuole difendere i diritti delle persone sieropositive.

Diventato nel frattempo docente presso la Scuola superiore di polizia del ministero dell'Interno, a partire dal 1988 è ufficialmente giornalista pubblicista.

Gli anni '90

Nel 1991 viene nominato Garante alla Conferenza mondiale sull'Aids di Firenze; sempre nei primi anni Novanta, si impegna anche per contrastare la mafia e le altre forme di criminalità organizzata: fonda, dopo le stragi dell'estate del 1992 di Capaci e di via d'Amelio, "Narcomafie", un mensile di cui è anche direttore.

Nello stesso anno pubblica "Chi ha paura delle mele marce? Giovani, droghe, emarginazione...", che precede di un paio di anni "Persone, non problemi. L'utopia concreta della strada" e "Disagio sociale e nuove povertà".

Nel 1995 Don Ciotti presiede la IV Conferenza mondiale sulle politiche di riduzione del danno in materia di droga e assume, inoltre, il coordinamento di Libera - Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, che a partire dall'anno successivo promuove una raccolta di firme a favore dell'approvazione della legge sull'uso sociale dei beni confiscati, raccogliendo più di un milione di sottoscrizioni.

Con Libera, don Ciotti intende promuovere un cambiamento di carattere culturale, sociale ed etico finalizzato alla scomparsa di ogni genere di malaffare, di illegalità e di ingiustizia. Per questo l'associazione avvia percorsi di collaborazione con università e scuole.

Nel 1996 il sacerdote viene nominato Cavaliere di gran croce dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana, e un paio di anni più tardi a Bologna riceve, su proposta del consiglio della facoltà di Scienze della Formazione, una laurea honoris causa dall'ateneo locale in Scienza dell'Educazione.

Sempre nel 1998 pubblica con Mondadori "Terra e cielo. Le strade del Vangelo", prima di dare alle stampe con Edizioni Gruppo Abele, la casa editrice della sua associazione, "Una chiesa dei poveri o una chiesa povera?".

Don Ciotti negli anni 2000 e 2010

Nella primavera del 2006 si vede assegnata un'altra laurea honoris causa, questa volta in Giurisprudenza, dall'Università degli Studi di Foggia; un paio di anni più tardi, a dicembre, a Gubbio accende il più grande albero di Natale del mondo.

Nel 2010 scrive per il libro di Lauro Venturi "Romanzo reale. Storia di crisi finanziarie e di lavoro, di amore e di dolore, di onesti e di disonesti", la prefazione "Un'Italia non romanzata", mentre l'anno successivo pubblica con Giunti "La speranza non è in vendita", prima di completare "Il 'Noi' che desidera e realizza il cambiamento", introduzione al volume "Dal bene confiscato al bene comune".

Nel gennaio del 2012, attraverso Gruppo Abele e Libera dà il la a "Riparte il futuro", una campagna web che porta alla modifica, il 16 aprile dell'anno successivo, dell'articolo 416 ter del Codice Penale relativo al voto di scambio politico-mafioso. Sempre nel 2012 don Ciotti riceve dall'Associazione Cultura della Pace il Premio Nazionale Nonviolenza, che gli viene assegnato per la sua opera nei confronti degli esclusi, degli ultimi e degli emarginati, ma anche per le sue azioni finalizzate al raggiungimento dell'emancipazione economica, culturale e politica e al riscatto sociale.

Il 4 dicembre del 2014 Don Ciotti riceve la sua terza laurea honoris causa, questa volta in Scienze delle Comunicazioni: ad assegnargliela è l'Università degli Studi di Milano.

https://biografieonline.it/biografia-luigi-ciotti

 

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