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martedì 7 settembre 2021

Lo Sapevate Che: Dario Argento: È un regista, sceneggiatore e produttore cinematografico italiano. Cineasta noto a livello internazionale, in particolar modo in Francia, Giappone e Stati Uniti, è soprannominato Maestro del brivido, avendo dedicato al cinema horror e thriller quasi tutta la propria produzione. Wikipedia


È il mondo del cinema che mi interessa. Nel mezzo di una scena inventata da me c'è una citazione, un parallelo con una scena che ho già visto, può provenire indifferentemente dall'espressionismo tedesco o dal cinema sperimentale.” Dario Argento

 

Dal profondo delle tenebre

Dario Argento, uno dei più noti e importanti maestri del thriller cinematografico, nasce a Roma il 7 Settembre 1940 dal siciliano Salvatore Argento, critico e produttore cinematografico, e dalla brasiliana Elda Luxardo, fotografa di moda. Una nota curiosa vede proprio il padre produttore di tutti i suoi primi film, da "L'uccello dalle piume di cristallo" fino a "Tenebre", anche se, nell'adolescenza, i rapporti non dovevano essere idilliaci.

Iscrittosi infatti al Liceo classico Dario lo abbandona al secondo anno, decidendo di scappare di casa. In questo periodo il futuro regista è costretto a vivere di espedienti; nella sua permanenza a Parigi, ad esempio, lavora come lavapiatti.

Tornato in Italia, viene assunto in un quotidiano romano ("Paese Sera"), come critico cinematografico. Sono i primi anni sessanta, anni prossimi a quelli caldi delle contestazioni, ma anni in cui chi usciva dalle righe era ancora guardato con sospetto. E, sicuramente, Dario Argento non è mai stato uno spirito molto ligio alle regole anche se, naturalmente, più sul piano delle regole artistiche che su quello dei comportamenti sociali. I pezzi che stendeva per il giornale, ad esempio, erano spesso controcorrente, in grado di spiazzare il lettore uso a vedere confermate le sue opinioni dalla critica ufficiale. La penna di Argento era invece tagliente e ricca d'inventiva. Il giovane Dario, dunque, ci mette poco a capire che con la penna si può anche campare. La fantasia non gli manca e allora eccolo intraprendere, prima timidamente poi sempre con maggiore sicurezza, la strada dello sceneggiatore.

Con Sergio Amidei scrive "Scusi, lei è favorevole o contrario?" Di Alberto Sordi (1967), poi "Una corda una colt" con Claude Desailly di Robert Hossein (1968), e quindi "La stagione dei sensi", "La rivoluzione sessuale", "Probabilità zero", "Oggi a me...domani a te", "Comandamenti per un gangster", "Un esercito di cinque uomini, "La legione dei dannati", "Metti una sera a cena".

Nel 1969 scrive e dirige il suo primo film, "L'uccello dalle piume di Cristallo" (1970). La pellicola, dopo una partenza incerta, si trasforma in uno dei più grandi successi della produzione italiana di quell'anno. Il successo del secondo film, "Il gatto a nove code" (1970), conferma l'interesse del pubblico, e lo impone come autore del suspence cinematografico italiano.

Nel 1971 dirige "Quattro mosche di velluto grigio", continuando una personale ricerca nel linguaggio cinematografico della paura, e sviluppando nuove tecniche atte a suscitare forte tensione emotiva all'interno dei suoi thriller, inizialmente commentati dalle colonne sonore di Ennio Morricone.

La caratteristica principale di questi primi film del regista romano è quella di far leva sostanzialmente su dati di realtà, ossia senza l'irruzione soverchia di tematiche soprannaturali. La presenza della morte è percepibile ed incombe sempre come un evento che può irrompere da un momento all'altro. Il terrore dello spettatore viene indotto con sapiente maestria attraverso un'atmosfera inquietante e carica di aspettative. In seguito, invece, Argento opererà una vera e propria svolta a questo proposito, allestendo nei sui film tutto un campionario del soprannaturale della miglior specie. Compariranno demoni, streghe e quant'altro, nel tentativo di mettere in scena un'altalenante gioco con la morte intesa come un qualcosa di contrapposto alla "realtà" della vita.

Nel 1975, con "Profondo Rosso" Argento realizza il film che ancora oggi molti ritengono essere la sua opera più importante e significativa: una sintesi di tutti quegli aspetti inquietanti ricercati e studiati nei precedenti film, sviluppati con l'uso di peculiari tecnologie visive nella scrittura cinematografica di uno stile che segnerà un punto di non ritorno per la rappresentazione della paura negli anni a venire. Gli echi misteriosi e fantastici sussurati in "Profondo Rosso" irrompono nella raffigurazione irrazionale della fiaba maledetta narrata con "Suspiria", datato 1977. Le immagini diventano pitture dai bagliori irreali e demoniaci come nel successivo "Inferno" (1980), per tornare con "Tenebre" (1982) a un giallo le cui connotazioni si annullano attraverso un palinsesto visivo che cela sotto la superficie del reale, orrore e fantastico, disintegrando continuamente la rappresentazione di una verosimiglianza pronta sempre a sollevarsi, come un sipario, sul ghigno dell'ignoto.

Dopo "Phenomena" (1985) e "Opera" (1987), nel 1990 dirige un episodio di "Due occhi diabolici" (l'altro è diretto da George Romero) ispirato ai racconti di Edgar Allan Poe.

Nel 1993 gira "Trauma" interpretato dalla figlia Asia, protagonista anche dei successivi "La Sindrome di Stendhal" (1995) e "Il fantasma dell'Opera" (1998).

"Non ho sonno" segna il ritorno ai riflessi glaciali e mortali del thriller giallo, sempre sospinto dalle "grandi vele di irrazionale e di delirio" che Argento sa spiegare con la sua consueta maestria.

Il suo cinema è l'unico ad essere riconosciuto anche dai grandi registi d'oltreoceano come punto di riferimento europeo nell'arte dello spettacolo della suspence e del fantastico, di un "giallo" le cui connotazioni si annullano attraverso visioni che celano, sotto la superficie del reale, Orrore e Fantastico.

Oltra ai suoi capolavori, bisogna ricordare che Dario Argento ha finanziato lungometraggi di altri registi italiani (come ad esempio quelli di Lamberto Bava o di Michele Soavi), o alcune serie televisive, fra cui va almeno menzionata "La porta sul buio" (1972), della quale ha diretto gli episodi "Il tram" e "Testimone oculare".

Filmografia:

L'uccello dalle piume di cristallo - 1970

Il gatto a nove code - 1971

Quattro mosche di velluto grigio -1971

Le cinque giornate - 1973

Profondo Rosso - 1975

Suspiria - 1977

Inferno - 1980

Tenebre - 1982

Phenomena - 1985

Opera - 1987

Due occhi diabolici - 1990

Trauma - 1993

La sindrome di Stendhal - 1995

Il fantasma dell'Opera - 1998

Non ho sonno - 2001

Il Cartaio - 2004

Do you like Hitchcock? - 2005

Jenifer - 2005 - Episodio della serie TV Masters of Horror

Pelts - 2006 - Episodio della serie TV Masters of Horror

La terza madre - 2007

Giallo - 2009

Film prodotti da Dario Argento

Zombi di George Romero - 1978

Demoni di Lamberto Bava - 1985

Demoni 2... l'incubo ritorna di Lamberto Bava - 1986

La chiesa di Michele Soavi - 1988

La setta Michele Soavi - 1990

M.D.C. Maschera di Cera di Sergio Stivaletti - 1997

Scarlet Diva di Asia Argento - 2000

Fiction Tv

La porta sul buio - 1973

(Il vicino di casa - Il tram - Testimone oculare - la bambola)

Giallo

Gli incubi di Dario Argento

(La finestra sul cortile - Riti Notturni - Il verme - Amare e morire - Nostalgia punk - La strega - Addormentarsi - Sammy - L'incubo di chi voleva interpretare "l'incubo" di Dario Argento)

Turno di notte

(E' di moda la morte - Heavy metal - Buona fine e miglior principio - Giubbetto rosso -Il bambino rapito - Babbo Natale - L'impronta dell'assassino - Ciak si muore - Sposarsi è un po' morire - Delitto in rock - L'evasa - La casa dello Stradivari - Giallo Natale - Via delle streghe - Il taxi fantasma)

Film dedicati a Dario Argento

Dario Argento's World of Horror" (Il mondo di Dario Argento) di Michele Soavi, 1985

Dario Argento Master of Horror (Il mondo di Dario Argento 2) di Luigi Cozzi, 1991

https://biografieonline.it/biografia-dario-argento

 

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