Zuppa Cavolo Nero e Cannellini
Per 4 persone
½ kg di cavolo nero, 400 gr di fagioli cannellini in
scatola lessati al naturale, 1 porro, 1 costa di sedano, 1 spicchio d’aglio,
timo e rosmarino secchi, 1 dl
di passata di pomodoro, peperoncino piccante, olio, sale. Pane casereccio.
Lavate e pulite il cavolo, riducetelo a tocchetti,
sbollentatelo per qualche minuto in acqua salata.
Pulite, lavate, affettate il sedano e il porro,
tritate l’aglio. In una casseruola con 3 cucchiai d’olio, fate rosolare il
sedano, il porro e l’aglio. Aggiungete il cavolo scolato e un cucchiaino di
timo e di rosmarino tritati. Amalgamate e cuocete per 10 minuti. Unite la
passata di pomodoro, 2 lt d’acqua calda, salate e insaporite con un pizzico di
peperoncino in polvere. Coprite col coperchio e cuocete a fuoco moderato per 20
minuti. Aggiungete i cannellini, scolati dalla loro acqua di conservazione e
sciacquati sotto l’acqua. Cuocete ancora per 20 minuti.
Poco prima di servire, tagliate il pane a fettine e
fatele tostate da entrambi le parti sotto il grill del forno. Servite la zuppa
calda, irrorata con olio crudo e accompagnata dai crostini di pane.
Zuppa di Cavolo Nero alla Fiorentina
Per 6 persone
1 kg di cavolo nero, 600 gr di pane toscano, 4 spicchi
di aglio, olio, sale, pepe.
La ricetta è scritta dall’artista fiorentino Ardengo
Soffici.
Si faccia bollire fino a giusta cottura in una
pentola una quantità adeguata al numero di persone della famiglia, di quel
cavolo invernale dalle foglie lunghe e ricciute di colore verde cupo, detto in
Toscana cavolo nero. Intanto mentre il cavolo cuoce, si preparino e si
arrostiscano dalle due parti, sulla gratella (meglio al fuoco a legna) tante
fette di pane casalingo quanto si giudica opportuno al bisogno (da due a tre
pro capite) e si soffreghino gagliardamente, sempre da diritto e da rovescio,
con spicchi d’aglio. Ciò fatto, si tolga dal fuoco la pentola e si tuffino
appena nell’acqua ancora bollente, una per una le fette, disponendole l’una
accanto all’altra in un capace vassoio di maiolica, si aspergano poi, ancora da
ogni lato, di sale e di pepe, con una certa abbondanza ed infine di genuino
olio extragergine di oliva con grande generosità. Si distribuisca sulle fette
così: condite con uno strato del cavolo cotto e previamente sgrondato che si
spruzzerà ancora, ma questa volta con discrezione, di sale, pepe e olio.
Dopodiché si serva in tavola senza indugio; ché tale piatto, di forte e grato
sapore e odore, per gente di stomaco sano e alieno da pregiudizi di società.
Stufato di Cavolo Nero e Salsiccie
Per 4 persone:
600 gr di cavolo nero, 8 salsicciotti freschi (in
alternativa ½ kg di salsiccia). 1 spicchio d’aglio, olio, sale, pepe nero.
Separare le foglie del cavolo e lavarle
accuratamente.
In una casseruola con abbondante acqua salata in
ebollizione, far bollire le foglie per 5 minuti.
Scolare le foglie e tagliarle grossolanamente.
In un tegame, con 2 cucchiai d’olio, fare imbiondire
lo spicchio d’aglio in camicia e schiacciato, toglierlo e unire i salsicciotti
che avrete preventivamente bucherellato con uno stuzzicadenti. Farli rosolare,
rigirandoli, per 5 minuti. Eliminare il
grasso superfluo e unire il cavolo tagliato. Far cuocere a fuoco moderato,
aggiungendo 1 bicchiere di brodo vegetale caldo. Lasciare insaporire, rigirando
delicatamente, regolare di sale e pepe e servire. Una delizia!
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