Le Polemiche degli ultimi giorni sul disegno di
legge che dovrà regolarizzare le unioni civili (etere e gay), noto come ddl
Cirinnà (dal nome della sua relatrice, la senatrice del Pd Monica Cirinnà) sono
polemiche inutili, superare e sterili. Breve premessa, il ddl Cirinnà è
composto da 19 articoli divisi in due titoli: il primo si occupa dei legami tra
due soggetti dello stesso sesso, il secondo disciplina la convivenza di coppie
eterosessuali e gay. Inutile dire quanto necessario questo dibattito sia in
Parlamento e fuori, dal momento che finalmente regolarizzerebbe la situazione
delle centinaia di migliaia di persone che hanno deciso di non voler, o non
possono nel nostro paese, contrarre matrimonio religioso né civile. Verso di
loro e verso la loro legittima scelta, lo Stato italiano è colpevolmente
carente, nonostante i continui reclami della Commissione europea. Le polemiche
di cui leggiamo, e che riguardano quasi esclusivamente la stepchild adoption, non avranno alcun seguito, posto che il ddl
Cirinnà riesca a diventare legge. (..). Lo stepchild
adoption è la possibilità da parte
di uno dei componenti della coppia gay di adottare il figlio biologico
dell’altro. Su questo punto, destra, cattolici e strenui difensori della
famiglia cosiddetta tradizionale faranno fronte comune, ignorando che non c’è
nulla, ma proprio nulla, che possano fare ormai per impedire la nascita di
nuove forme di convivenza e di amore, che per semplicità chiameremo famiglia.
Che porre a queste forme di amore
limitazioni, sarebbe non solo contrario al buon senso ma anche sanzionabile da
qualsiasi tribunale che abbia come obiettivo la giustizia e la difesa dei
diritti fondamentali dell’individuo. (..) E invece gli atti di civiltà nel
nostro paese diventano veri e propri atti di coraggio. Lo scorso 30 Settembre il sindaco di Napoli Luigi De Magistris ha registrato all’anagrafe l’atto di nascita
di un bimbo figlio di due donne italiane, sposate in Spagna. E’ il primo caso
in Itali, è una decisione complessa e giuridicamente importantissima e si pone
come pietra miliare. E’ stata una decisione presa nell’interesse del bambino
che, in assenza di registrazione all’anagrafe non avrebbe potuto avere
nell’immediato, carta d’identità, passaporto, iscrizione all’Asl e poi avrebbe
avuto, crescendo, difficoltà sempre maggiori. (..). Allora Mi Domando, che
senso hanno tante inutili parole se non quello di rallentare decisioni e creare
confusione? Quando si dice che la società è pronta e la politica è in ritardo,
si sta dicendo una mezza verità. Spesso la società recepisce e accetta molto
meglio ciò che la politica ha regolamentato. Quindi continuare a impedire che
esistano coppie di fatto con gli stessi diritti delle coppie che abbiano contra
tratto matrimoni religiosi o civili, continuare a impedire alle coppie gay di
adottare figli, non fa altri che alimentare diffidenze e divisioni. In questo
la politica ha il dovere di guardare oltre, di forzare la mano, di fare più di
quanto le venga talvolta chiesto. Molti hanno chiamato questo il “governo dei
sindaci” dando alla definizione un’accezione negativa. Io, al contrario,
ritengo che essere stato sindaco, possa aiutare Renzi a comprendere meglio
quali siano le esigenze dei cittadini. Perché le sollecitazione che arrivano
dal basso sono fondamentali per poter governare ad altezze da capogiro.
Roberto Saviano – L’antitaliano www.lespresso.it – L’Espresso – 29 Ottobre
2015
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