In Quale Città della Terra un ingegnere arrestato
per tentata concussione può collaborare con una delle università più
prestigiose del Paese, il tutto mentre è ancora sotto processo? Ma a Roma,
malauguratamente! La storia di Enrico Saggese è esemplare, e racconta come in
Italia chi ha buoni agganci può risorgere dalle sue ceneri in tempi record,
senza nemmeno aspettare una (difficile) assoluzione in tribunale. L’ex potente
presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana l’anno scorso è stato infatti
travolto da un’inchiesta su presunte mazzette all’Asi, finendo ai domiciliari perché accusato di aver
minacciato un dipendente. “Se lo sai”, avrebbe detto Saggese al testimone
Roberto Borsa che intendeva denunciare la falsità di alcune fatture emesse da
due fornitrici dell’Asi, “sei un uomo morto!”. Dopo l’arresto i magistrati
della procura di Roma hanno chiesto e ottenuto il rinvio a giudizio immediato
dell’ingegnere, ex compagnoni scuola di Maurizio Gasparri. Saggese non s’è
perso d’animo e a settembre del 2014 ha fondato una società di consulenza per
le piccole e medie imprese dell’aerospazio, la On-Air. Una start up di cui
controlla un terzo delle azioni ì: socio di maggioranza e amministratore
delegato di Alleanza Nazionale già consigliere dell’allora ministro della
Difesa Ignazio La Russa. Mentre il processo contro Saggese inizia il suo iter,
il 10 giugno del 2015 i due riescono a fare il colpaccio convincendo il Dima,
il Dipartimento di ingegneria meccanica e aerospaziale dell’università La
Sapienza, a firmare un accordo di collaborazione con la On-Air, in merito a
“temi e progetti di ricerca relativi al settore dei sistemi di aerei a
pilotaggio remoto atmosferico e stratosferici”, si legge nel comunicato della
società. “L’accordo triennale e rinnovabile prevede l’immediata costituzione di
un gruppo di lavoro che, guidato dal professor Guido de Matteis e dall’ingegner
Enrico Saggese, definirà le attività da svolgere congiuntamente”. Contattato da
“l’Espresso” il direttore del dipartimento Giogio Graziani cerca di spiegare
che quella con lì imputato Saggese “è solo una collaborazione scientifica. Io
non ho un servizio investigativo, non mi ero posto neanche il problema di
esaminare gli aspetti giudiziari”. Ma Graziani sapeva che Saggese era sotto
processo per tentata concussione? “ Sapevo che era stato agli arresti
domiciliari per un periodo. Ma se uno adottasse sempre atteggiamenti di grande
cautela da un lato non si metterebbe mai in posizione imbarazzanti, però, è
anche vero che certe attività scientifiche vanno portate avanti. E’ questa la
nostra mission”. La On-Air, però, più che una società specializzata in ricerca
e sviluppo si autodefinisce un’azienda nata per aiutare i clienti a costruire
nuove strategie e nuovi programmi “basati sull’innovazione, il networking e
profittabilità di prodotti e servizi”. Un’altra tegola per il neorettore
Eugenio Del Gaudio, alle prese con il rilancio dell’università: “L’accordo e il
suo contenuto non sono stati portati a conoscenza degli Organi centrali dell’Università
come avviene per tutti gli atti che rientrano nella autonomia dipartimentale”,
spiega il suo ufficio stampa, “Tuttavia il Rettorato si riserva la facoltà già
esercitata in altre occasioni di chiedere al direttore del Dima di
riconsiderare l’opportunità di mantenere in essere l’accordo con la società
On-Air, a tutela della Sapienza”.
Emilio Fittipaldi – Affari spaziali – L’Espresso – 15 ottobre
2015 -
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