Devo averla segnata da
qualche parte. Devo. Non potrò più comunicare con gli altri se non la trovo.
Probabilmente è una parola del vocabolario stesso, ma scelta in quale tempo
della mia storia? Con quale ricerca di significato? Nemmeno la penna, nemmeno
il telefono mi servono alla ricerca, visto che l’accesso alle parole ni è stato sottratto. E
ammesso che la trovassi, come farei a riconoscerla?Chiedere aiuto agli altri
non è possibile, mi uscirebbero solo grida gutturali o sussurri di vento. E poi
ho capito che gli altri potrebbero avere il mio stesso problema. Li vedo dalla
finestra, camminare, urtare le altre persone senza guardarsi, fissare il vuoto,
rallentare il passo. Guarderò in casa, metterò ogni angolo a soqquadro, anche
se il nome degli oggetti comincia a sfuggirmi. Sfuggirmi. Sfuggirmi….
maxbucchi@yahoo.it –
Il Venerdì di Repubblica – 16 ottobre 2015
Nessun commento:
Posta un commento