Internet Ha già suscitato polemiche di ogni
tipo l’annunciatauscita (a fine novembre) di Peeple, la prima app che permette
a ciascun internauta di dare voti on line a ogni persona, famosa o meno,
proprio come se si recensisse un libro o un ristorante – e con tanto di
stellette, da una a cinque. In sostanza, è una pagella pubblica della nostra
reputazione. In realtà Peeple fa un utilizzo moderato dello strumento, dato che
se una persona non si è iscritta volontariamente alla app, di questa si
vedranno soltanto le recensioni positive. Più in generale, Peeple è solo il
precipitato di un’usanza che la Rete ha reso universale, cioè il rating reciproco: già da molto tempo
utilizzato nel giudicarsi a vicenda, dove tuttavia viene presa in
considerazione solo la correttezza nella transazione o nell’ospitalità data e
ricevuta. Ora il giudizio è invece a 360 gradi, ma non cambia molto: “Siamo
tutti micro personaggi pubblici indicizzati e taggati”, dice da tempo Luigi
Centenaro, autore di libri e corsi sul personal branding e sulla reputazione on
line. Piaccia o meno, è in Rete, bellezza.
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Scienze&Tecno – 15 ottobre 2015
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