Etichette

lunedì 12 ottobre 2015

Lo Sapevate Che: Il lungo addio si Silvio che sogna il Renzi di destra...



Il Lungo Addio Di Silvio Berlusconi, 79 anni appena compiuti, sequestrato dalle madamine di Palazzo Grazioli e ossessionato da vecchie e nuove grane giudiziarie, sta provocando a destra un terremoto annunciato, ma di cui nessuno sembra capace di contenere danni e conseguenze. Destinato comunque a cambiare il volto della politica italiana visto, che, a quanto pare, le scosse di assestamento già si registrano pure dalle parti di Matteo Renzi e della sua maggioranza. Sulla scena spadroneggia Denis Verdini, ex banchiere crac, ex uomo macchina di Forza Italia, ex Mister Wolf (“Risolvo problemi”) dell’ex Cav, gran sacerdote del Patto del Nazareno, procacciatore di voti, di appalti e di affari, pluririnviato a giudizio per concorso in corruzione, finanziamento illecito ai partiti, e via elencando. A fine luglio, dopo l’ennesimo strappo – una pattuglia di senatori azzurri portati in dote a Renzi in più di un voto sulle riforme – Berlusconi gli ha dato il benservito inveendo contro “i mestieranti della politica” e contro chi è salito sul carro di Forza Italia “come su un taxi. Vuoi rimanere al potere? Solo io ti riconduco in dieci minuti da Berlusconi a Renzi” (Tommaso Ciriaco, “la Repubblica”). (..). L’Operazione Soccorso al premier, insomma, avviata clamorosamente all’inizio dell’anno con il primo voto a favore della riforma del Senato, sta rapidamente cambiando il segno. E se Renzi la asseconda non è solo perché quei voti in più potrebbero sempre tornargli utili: è vero, con l’intesa siglata nei giorni scorsi la sinistra del Pd, che non ha mai amato questa riforma del Senato e ha sempre minacciato di far mancare i suoi voti, ha confermato di aver meno armi a disposizione, ma colpi di coda, dispetti, agguati sono sempre possibili. La verità è che per il leader-premier l’occasione è ghiotta. L’insolita alleanza può diventare per lui – sogno inseguito fin dal debutto – un ponte verso l’elettorato finora attratto dalle sirene berlusconiane ben più ampio e comodo delle occasionali alleanze con Mastella, Dini o Cossiga alle quali fu costretto anni fa Massimo D’Alema per conquistare Palazzo Chigi. Gonfiare le sue schiere di nuovi adepti potrebbe tranquillizzarlo e perfino convincerlo che non sia proprio necessario modificare la nuova legge elettorale.( ..). Se Verdini Si Agita, Berlusconi invece sita e continua a dirsi l’unico e vero leader del centrodestra. Forse perché ancora pende il ricorso alla Corte di Strasburgo, e soprattutto perché un successore, il Renzi di destra, che sogna, lui ancora non ce l’ha. Così aspetta, siede accanto a Giorgia Meloni e si scambia pizzini ambigui con Matteo Salvini. Ma sa bene che se lasciasse oscillare Forza Italia verso una destra più radicale e protestataria, nel cuore dello schieramento moderato si aprirebbero praterie. Dove sognano di cavalcare felici Renzi e Verdini. Che vinca il migliore.
Bruno Manfellotto – Questa settimana  www.lespresso.it - @bmanfellotto – l’Espresso - 8 ottobre 2015

Nessun commento:

Posta un commento