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mercoledì 20 gennaio 2016

Lo Sapevate Che: No, non siete l'ombelico del mondo...



E' iniziata un'altra giornata nera in tutte le Borse mondiali: Asia, Europa, infine anche Wall Street ha aperto in profondo rosso. Per favore non ascoltate chi racconta che la Borsa di Milano scende per il litigio Renzi-Juncker... Si acutizza una crisi che ha cause profonde, globali, strutturali. Al primo posto c'è la Grande Transizione della Cina verso un nuovo modello di sviluppo, con tutte le incognite che presenta, ivi compresi gli interrogativi sulla capacità dell'attuale leadership cinese di governare questo processo delicato. Al secondo posto c'è il contro-shock petrolifero che dura ormai da oltre un anno ma di recente ha assunto le caratteristiche di una rotta disordinata. E dunque fragilizza non solo i paesi emergenti ma anche le banche occidentali che hanno prestato al settore petrolifero. Poi c'è ancora la svolta monetaria inaugurata dalla Federal Reserve a dicembre, che ha ulteriormente rafforzato il dollaro creando problemi a tutti quelli che in dollari si sono indebitati (Stati sovrani o imprese) in giro per il mondo. Insomma ci sono gli elementi per temere che si stia aprendo il capitolo numero 3 nella storia della Grande Contrazione, quella iniziata col crac della finanza americana nel 2008 (il capitolo 2 fu il dissesto dell'Eurozona dal 2010 in poi). In tutto questo, qualche buontempone ha sostenuto che Piazza Affari cadeva per le tensioni politiche fra il governo Renzi e la Commissione di Bruxelles. E' una dimostrazione di provincialismo, ricondurre una crisi globale a un conflitto politico locale. La Borsa di Milano ha qualche aggravante specifica - vedi la vicenda del Monte dei Paschi - ma la sua caduta è parte di un fenomeno molto più grande che si allarga da Pechino a New York.
Federico Rampini – Blog Estremo Occidente- La Repubblica – 20 gennaio 2016

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