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venerdì 29 gennaio 2016

Lo Sapevate Che: La signora che abbracciava i soldati...



La “donna del reggimento”, detto così, brutalmente, non gode di buona fama nella storia della letteratura. Dalle schiave trascinate con le soldataglie vincenti nelle guerre di religione europee alle povere coreane forzate nei bordelli per il “comfort” dei giapponesi, dalle Madri Coraggio alle vittime degli aguzzini islamici in Siria, la memoria richiama immagini di donne di incerta virtù praticata o di certa violenza subita. Ma della Storia, della letteratura, delle chiacchiere, della cattiva fama Elizabeth “Liz” Laird solennemente s’infischiava. In mezzo ai militari, lei che era stata un aviere (scusare ma “aviera” proprio non mi viene, mi ricorda una voliera) era cresciuta come giovane donna, come figlia di soldati e come madre di un ragazzo in uniforme caduto in Afghanistan nel 2003. E a lei i soldati piacevano molto. Ma proprio molto, al punto di volersi concedere all’abbraccio di tutti quelli che incontrava. Dal giorno di 13 anni or sono, quando aveva stretto il figlio in partenza per la guerra dalla base di Fort Hood in Oklahoma, aspettando inutilmente il suo ritorno, Liz Laird aveva deciso di consolare il proprio dolore con tutti gli altri. (..). Anche se, più correttamente, si dovrebbe dire che erano loro a stringerla a sé, visto che lei, invecchiando, si era andata riducendo alle dimensioni di una fragilissima bambina dai capelli bianchi. Al suo rimpicciolirsi aveva contribuito il tumore al seno che le era stato diagnosticato nel 2004, quando aveva compiuto 72 anni, non molto dopo avere perduto per malattia il marito e il figlio in guerra. Ma fra chemioterapie, interventi chirurgici, radioterapie, ricoveri d’urgenza, non aveva mai lasciato, se non per pochi giorni, il suo posto all’uscita della base, tra le braccia di omoni sempre più grandi per lei sempre più minuscola. (..).Quando le sue condizioni si aggravarono e l’ospedale non le diede più il permesso di uscire, l’altro suo figlio appese alla bacheca di Fort Hood e comunicò attraverso i social network che i reduci non l’avrebbero più trovata ad aspettarli. E aggiunse che Liz, ricca soltanto di un’avara pensione di Stato, aveva i giorni e i risparmi contati, sconfitta dalla malattia dopo ben dieci anni di battaglia e da un conto ospedaliero arrivato a q0mila dollari. Era arrivato il momento di ripagare quelle migliaia e migliaia di abbracci. In pochi giorni, i militari in servizio a Fort Hood, che è la più popolosa base militare americana nel mondo con 70mila fra ufficiali e truppa, raccolsero più di 90mila dollari, a colpi di piccoli contributi. Nove volte quanto sarebbe stato necessario per saldare i debiti di Liz. E si misero in fila per abbracciarla un’ultima volta. Tanti, troppi al punto d’indurre la direzione dell’ospedale a istituire liste di attesa e turni, per non essere invaso da migliaia di soldati e soldatesse. Elizabeth Laird se n’è andata il 24 dicembre dello scorso anno, proprio alla vigilia di Natale. Aveva 83 anni ed era sicura, ha detto all’ultimo soldato che l’ha salutata il giorno in cui è morta, che al suo arrivo di là avrebbe trovato la lunga fila di soldati che l’avevano preceduta, per abbracciare lei.
Vittorio Zucconi – Donna di Repubblica – 23 gennaio 2016 -

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